Lodato dai parlamentari, Jean Castex viene rinnovato alla presidenza della RATP

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Jean Castex in occasione dell’inaugurazione del prolungamento della linea 14, a Saint-Ouen-sur-Seine (Seine-Saint-Denis), il 24 giugno. YVES HERMAN/AFP

Valido. Vittima collaterale dello scioglimento dell’Assemblea nazionale il 9 giugno, Jean Castex ha dovuto assumere il proprio ruolo ad interim alla guida della RATP. Sebbene il rinnovo del suo mandato fosse stato proposto dal presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, non ha potuto essere approvato dalle commissioni per lo sviluppo sostenibile delle due camere parlamentari. È fatto. Udito all’Assemblea nazionale mercoledì 9 ottobre, una settimana dopo il Senato, ha ottenuto 69 voti favorevoli, 6 contrari e 10 schede bianche per le due commissioni. Meglio che nel 2022. Il successo delle Olimpiadi e la sua presenza in metro con i suoi agenti avevano ampiamente preparato il terreno a suo favore. Le sue riserve sull’apertura alla concorrenza e il suo discorso sulla sicurezza, in risposta alle domande dei parlamentari, gli hanno procurato consensi che vanno dalla France insoumise (LFI) al Raggruppamento Nazionale.

L’amministratore delegato ha approfittato delle sue due audizioni per trasmettere alcuni messaggi. Ile-de-France Mobilités (IDFM), l’ente organizzatore dei trasporti dell’Ile-de-France, dovrà infatti annunciare il 12 novembre i nomi degli operatori che si sono aggiudicati i primi tre lotti di linee di autobus a Parigi e nella periferia aperta a concorrenza. Gli agenti dell’ente pubblico RATP dovranno poi essere trasferiti al vincitore, ad una filiale della RATP, oppure a Transdev (filiale della Caisses des Dépôts) o Keolis (filiale della SNCF), oppure all’IDFM. “Il trasporto urbano è una professione dove ci sono pochi margini. È quindi una competizione tra attori pubblici ma è reale”ha spiegato l’amministratore delegato.

Non ha però nascosto le sue riserve su questo processo, chiedendo ancora una volta la creazione di un “osservatorio indipendente” che dimostra i vantaggi della concorrenza per l’utente. Perché il primo bilancio dell’apertura del mercato delle linee nella grande periferia parigina, la rete Optile, è deludente. Per conquistare i mercati, i candidati hanno fatto offerte troppo strette. Ciò si traduce in perdite, soprattutto nei conti della RATP. “Abbiamo aperto un confronto con l’autorità organizzatrice per risolvere gli squilibri”ha spiegato Jean Castex, sperando che vengano completati entro la fine dell’anno.

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Per Vincent Gautheron, eletto CGT, il direttore generale si è addirittura affermato, nei colloqui con le organizzazioni sindacali o con gli eletti regionali, di essere favorevole ad una “moratoria” sull’apertura alla concorrenza. Ma davanti alla rappresentanza nazionale non si è spinto così lontano. Tranne la metropolitana, in risposta alla domanda di un deputato della LFI, temendo “la rottura di una rete molto stretta”. “È già molto complicato gestire la rete. Non aggiungiamo altro»raccomanda. Tuttavia, l’apertura della metropolitana alla concorrenza non è prevista prima del 2039.

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