“Kylian Mbappé è ancora una superstar, ma è ancora un supergiocatore? »

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ll pacchetto ha assunto l’aspetto di un pacchetto: esente dal raduno della squadra francese a causa di un infortunio dal quale non avrebbe dovuto riprendersi, Kylian Mbappé è stato comunque titolare, sabato 5 ottobre, durante la vittoria (2 -0 ) del Real Madrid contro il Villarreal nel campionato spagnolo. L’attaccante dei Blues non ha segnato, ma è comunque uscito tra gli applausi del pubblico allo stadio Santiago Bernabeu, nel 70esimoe minuto.

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Possiamo vedere in questa anomalia l’ennesimo sintomo della precedenza data dai giocatori al proprio club piuttosto che alla selezione, o un semplice accordo concordato tra Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, e Didier Deschamps. Soprattutto perché recentemente Kylian Mbappé è stato piuttosto imbarazzante per l’allenatore della Francia. Presente o assente, Mbappé pone un problema.

La sua priorità personale è sicuramente quella di trovare un posto a Madrid, cosa che appare molto meno scontata di quanto si potesse pensare solo pochi mesi fa: nonostante un lusinghiero totale di 7 gol (compresi tre rigori) in undici partite con i suoi nuovi colori, la sua espressione sul campo è la continuazione di un anno 2024 decisamente molto complicato.

Lo status rafforza lo status

Mbappé sta attraversando il periodo peggiore della sua carriera professionale da quando ha perso la fiducia insieme al suo status al Paris Saint-Germain, che è stata una prima sorpresa, e non meno importante. Fin dall’inizio di una carriera finora priva di flessioni degne di nota, ha mostrato una sicurezza che sembrava infallibile, al punto da giustificare il rimprovero di arroganza. Ma l’orgoglio non caratterizza ogni atleta eccezionale?

Per i grandi giocatori dei grandi club, lo status determina direttamente questa fiducia tanto cara agli attaccanti. Offre loro molti privilegi, come la certezza di essere titolare, una squadra pensata per loro e una società interamente al loro servizio, o addirittura la priorità nel tirare i rigori. Lo status rafforza lo status.

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Con Euro 2024, la squadra francese ha offerto a Mbappé l’opportunità di ritrovare le sue qualità tecniche e mentali, per sostenere la tesi di una momentanea crisi di dubbio, legata essenzialmente al pesante contesto interno al PSG, che finirebbe non appena ritornassero condizioni più favorevoli. Purtroppo, né la sua velocità né la sua efficienza sono tornate durante il Campionato Europeo per Nazioni, alimentando i dubbi.

La tesi del declino fisico

In Germania, soltanto in occasione dei due incontri dei francesi a settembre (contro Italia e Belgio), il capitano dei Blues ha indossato una fascia già contestata, il suo egocentrismo è apparso poco compatibile con le qualità di capobanda. È stato il portiere Mike Maignan che, il 6 settembre nello spogliatoio di Francia-Italia (1-3), ha lanciato uno sfogo mirato all’apatia generale… e ad un certo particolare disimpegno.

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