“Penso che da parte mia sono stato molto lusingato dal numero di squadre che si sono avvicinate a me”, ha spiegato Newey. “Ho avuto discussioni con alcune di quelle squadre, non con tutte. Alla fine è diventata una scelta molto chiara e naturale, per tutte le ragioni che ho esposto prima nel convegno”.
E in termini di quali fossero queste ragioni, Newey ha citato la necessità di una “nuova sfida” dopo aver riflettuto per un po’ sulle sue opzioni.
LEGGI DI PIÙ: Da marzo alla Red Bull: quanto tempo ha impiegato Newey per avere un impatto nei suoi precedenti team di F1?
“Verso la fine di aprile ho deciso che dovevo fare qualcosa di diverso”, ha ammesso il 65enne. “Ho passato molto tempo con Mandy, mia moglie, per discutere del futuro… Cosa facciamo? Andiamo a fare il giro del mondo? Faccio qualcosa di diverso?
“Ci siamo presi un po’ di tempo libero. Sentivo di essere stato abbastanza fortunato da aver raggiunto ciò a cui aspiravo dall’età di 10 o 12 anni, ovvero semplicemente essere un designer – non conoscevo nemmeno la parola ingegnere – nelle corse automobilistiche.
“Posso dire onestamente che tutto il resto è stato un vantaggio, avendolo ottenuto direttamente dall’università. Naturalmente non mi sarei mai aspettato qualcosa di simile a quello in cui ho avuto la fortuna di essere coinvolto. Ma devi essere onesto con te stesso e mantenerti fresco, quindi ho sentito di aver bisogno di una nuova sfida.
