Ieri, quando Dior ha aperto la settimana della moda di Parigi con la sua sfilata primavera-estate 2025, Maria Grazia Chiuri non ha nascosto di essersi ispirato all’iconico abito “Amazone” del 1951. Questo legame con il passato risuona ancora più forte in quanto gli archivi più belli di questo periodo sono ora riuniti nel libro Visionario di Christian Dior. 1947-1957 di Alexandra Palmer (uscito il 27 settembre 2024), pubblicato da Éditions de La Martinière. Questo titolo evocativo rende omaggio al genio creativo di Cristiano Diorche, dal 1947 e in meno di dieci anni, rivoluzionò la silhouette femminile con le sue leggendarie Nuovo aspetto. L’impatto è stato immediato, internazionale e ha cambiato in modo duraturo l’estetica delle passerelle e delle strade.
Tuttavia, questo decennio d’oro, quello che avrebbe forgiato l’eredità di Dior fino ai giorni nostri, non era mai stato esplorato con tanta precisione. Alessandra Palmer scava in archivi inediti per offrire uno sguardo nuovo e dettagliato su questo periodo fondativo, rivelando le sfaccettature innovative e visionarie della casa al 30 di avenue Montaigne.
Attingendo a rari archivi – foto di prove, schizzi e pubblicità d’epoca – Alexandra Palmer rivela gli inizi visionari di Christian Dior, un periodo in cui lo stilista sconvolse non solo la moda, ma anche i codici del commercio del lusso.
Ciò che emerge in queste pagine è la precisione con cui Dior, molto più che un couturier, ha rivoluzionato l’intero settore. È stato uno dei primi a costruire un impero globale attraverso accordi di licenza, spingendo il suo nome oltre le passerelle e gli atelier di alta moda. Dalle calze alle cravatte, passando per profumi e gioielli, ogni creazione Dior diventa l’incarnazione di una vera arte di vivere, un lusso onnipresente e inimitabile.