Arte trasmette questa domenica sera il capolavoro di Paul Verhoeven, Istinto di base, indossato da Michael Douglas e Sharon Stone. Ruolo decisivo nella filmografia dell’attrice, tuttavia, quasi non è apparso lì. In effetti, prima di lei è stato offerto il ruolo a più di dieci attrici.
Nel 1992, Istinto di base ha scosso la Croisette aprendo il Festival di Cannes. Questa sera aprirà la serata Arte, che trasmetterà a partire dalle 21 il lungometraggio di Paul Verhoeven, in cui si dividono il cartellone Michael Douglas e Sharon Stone. Thriller erotico, Istinto di base è oggi considerato uno dei film più decisivi nella carriera dell’attrice, che però non fu la prima scelta del regista per interpretare Catherine Tramell. In effetti, per la colonna sonora erano state prese in considerazione dodici attrici prima che arrivasse nelle mani di Sharon Stone.
Il ruolo sensuale della scrittrice fu offerto per la prima volta a Debra Winger, Michelle Pfeiffer, Kim Basinger, Julia Roberts, Meg Ryan, Geena Davis, Ellen Barkin, Greta Scacchi, Mariel Hemingway, Emma Thompson, Kathleen Turner ma anche a Kelly Lynch prima che Paul Verhoeven offrisse lo dico a Sharon Stone. Tutti poi rifiutarono il ruolo a causa delle scene di violenza e di nudo che aveva chiesto al suo interprete. Un dettaglio per Sharon Stone, determinata a recitare nel film. Nel 2022 si è affidata in particolare a InStyle avendo lottato per apparire lì. “Non appena ho letto la sceneggiatura, ho capito che ero la persona giusta per il ruolo. Era un ruolo intellettualmente complesso e sentivo di averlo padroneggiato completamente. Catherine mi ha ricordato alcuni dei personaggi che Orson Welles aveva interpretato in passato. , e ruoli da protagonista complessi come questo non si presentano così spesso per le donne.”
Sharon Stone, un’attrice determinata
Nonostante il misero stipendio ricevuto da Sharon Stone (500.000 dollari) rispetto al suo co-protagonista Michael Douglas (14 milioni di dollari) per le riprese di Istinto di basenulla avrebbe potuto dissuaderla dal recitare nel lungometraggio. Nemmeno le porte! Nel suo libro La bellezza di vivere due voltepubblicato nel 2021, colei che ha recentemente cantato con Julien Doré ha ammesso che il suo agente aveva chiamato Paul Verhoeven quotidianamente per sette mesi per ottenere un provino con il regista. Anche lui è stato costretto a farlo “scavalcare la serratura dell’ufficio della direttrice del casting con la sua carta di credito e rubare la sceneggiatura perché nessuno ce la dava”. Una accanimento che ha dato i suoi frutti, come potranno vedere i telespettatori di Arte questa domenica sera.
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