Quanto vale questo film d'azione indiano iperviolento?
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Quanto vale questo film d'azione indiano iperviolento?

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Amrit e Viresh, due fratelli, sono membri della stessa unità delle forze speciali indiane. Il primo ha una relazione sentimentale con Tulika, la figlia di un famoso uomo d'affari. Ma il secondo decide di far sposare la figlia a un ricco erede. Il giorno dopo che Amrit apprende la brutta notizia, prende il treno notturno per Delhi con Viresh, ma anche con la famiglia di Tulika.

Ciò che nessuno sa è che diverse decine di criminali, appartenenti alla stessa gang, si sono insinuati tra i passeggeri. Mentre l'espresso viaggia a tutta velocità in aperta campagna, assaltano le carrozze e cominciano a derubare metodicamente i viaggiatori. Amrit e Viresh non restano a lungo inattivi di fronte ai criminali…

Spesso dimentichiamo che il cinema indiano è il più prolifico al mondo, soprattutto perché pochissime delle sue produzioni arrivano fino a noi. Bollywood non si limita ai drammi sociali o romantici che ogni tanto arrivano nei nostri cinema. Vengono realizzati anche molti film di genere, soprattutto d'azione, come questo molto ben fatto “Kill”, uscito lo scorso luglio nella terra dei maharajah.

Presentato anche in diversi festival in giro per il mondo, il lungometraggio (non così lungo in realtà, con una ragionevole durata di 1h45, laddove molte produzioni locali superano felicemente le 3 ore) si è guadagnato una solida reputazione di film particolarmente testosterone e feroce, il paragone con la saga di “John Wick” torna regolarmente.

“Kill” merita davvero il suo nome: dopo un inizio più classico e certamente movimentato, ma senza eccessi, la trama precipita a metà nella violenza eccessiva. Piovono pugni, arti vengono slogati, teste esplodono sotto gli impatti di pugni, ginocchiate, coltelli… Il sangue, raro durante i primi combattimenti, scorre a fiumi man mano che la storia procede.

Un classico, certamente, per qualsiasi appassionato di film d'azione che non abbia paura di esagerare, ed è per questo che è vietato ai minori di 16 anni. Ma “Kill” ci attrae anche per il suo lato esotico. Con le sue ambientazioni indiane, ovviamente, ma anche le sue nozioni di onore e famiglia, sviluppate a lungo durante le sequenze incentrate sui banditi. Una ventata di aria fresca in mezzo a un turbine di brutalità! Ora stiamo aspettando con ansia il remake americano, che non dovrebbe tardare ad arrivare e dovrebbe essere pilotato dalle case di produzione dietro i quattro film di “John Wick”.

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