Cinque Striptease al cinema, spettacolo cult per alcuni, della televisione belga.
Cinque istantanee intime dei terrestri nel ventunesimo secolo.
“L’odore della benzina” o la vita quotidiana “molto” emozionante degli influencer che risiedono nel non meno “molto” emozionante Emirato di Dubai.
“Specchio, mio bellissimo specchio”, l’odissea avventurosa e avignonese di un’attrice che presenta uno spettacolo “Tutti soli in scena cinquant’anni fa”.
Ecologia quotidiana “zero rifiuti” tra i bobo, ti ispira?
“Storia familiare” ovvero la quotidianità familiare e professionale paradossale di un medico molto ipocondriaco.
E per finire in bellezza “Bidoche” (un resoconto estenuante come non mai, ed è uno specialista di film gore che lo scrive per voi).
Questa sequenza riassumerebbe da sola la linea editoriale di “Strip-tease”? Un’autopsia fredda e distaccata del Mondo (del Belgio?) di oggi.
La caratteristica di questa serie è l’assenza di punto di vista, ma questo è anche il suo limite.
Perché a volte (spesso?) la telecamera beffarda è intelligente e sembra sempre posizionarsi sopra il soggetto, bloccando lo spettatore nella posizione di un voyeur divertito (ridacchiante?).
“Complete Striptease” un riassunto di Striptease, per dilettanti.