–
Giornalista
Dopo aver provato diversi sport, Thibault ha intrapreso la carriera di calciatore dilettante. Quando si doveva scegliere tra diventare un calciatore professionista o un giornalista, le qualità facevano pendere la bilancia da una parte. Eccolo adesso nella redazione di 10 Sport, dopo il diploma conseguito all’Istituto Internazionale di Comunicazione di Parigi.
Conosciuto in particolare con i Girondins de Bordeaux, Eduardo Costa ha scelto nel 2004 di approdare all’OM. Il centrocampista brasiliano è rimasto solo una stagione al club del Marsiglia, dove le cose non sono necessariamente andate bene per lui. In effetti, il rapporto con l’allenatore dell’epoca, Philippe Troussier, era tutt’altro che ideale, come raccontò.
Oggi lo è Roberto DeZerbi chi è in disparte dall’OM. Nominato allenatore del club marsigliese la scorsa estate, l’italiano succede a molti tecnici che ci sono stati. Un elenco dove possiamo trovare Filippo Troussierche però fallì completamente Marsiglia. Nominato infatti allenatore nel novembre 2004, rimase in carica solo pochi mesi, venendo poi destituito dall’incarico allaDI alla fine della stagione
“Ha rovinato tutto”
Filippo Troussier non ci sarà quindi riuscitoDI e tra lui e i suoi giocatori la situazione era visibilmente complicata. Infatti, nelle osservazioni fatte a La squadra, Eduardo Costaex giocatore del club marsigliese, dice: “ Quello che non vorrei rivedere? Come si chiama l’uomo che è succeduto a José Anigo all’OM? Sì, Philippe Troussier! Con lui le cose sono andate in tilt e ha rovinato tutto. Avremmo dovuto fare meglio (rispetto al 5° posto nel 2005). A Marsiglia le aspettative sono enormi e neanche noi le abbiamo date per scontate ».
Eduardo Costa segnato dai suoi ex allenatori
D’altra parte, Eduardo Costa gli è piaciuto evolversi con altri allenatori durante la sua carriera. Così, a seguito della sua intervista al quotidiano sportivo, l’ex giocatore dellaDI e di Bordeaux ha spiegato in particolare: “ L’allenatore che ha avuto più impatto su di me? C’era Tite al Grêmio. Mi piaceva la sua personalità, la sua tenerezza verso i giocatori. Un po’ come Élie Baup, che è stato paziente con me quando sono arrivato a Bordeaux. Non dimentico Mario Zagallo, che ho conosciuto con la Seleçao e anche lui era unico ».