Recensione del film: Il giardiniere (2025, Amazon Prime Video)

Recensione del film: Il giardiniere (2025, Amazon Prime Video)
Recensione del film: Il giardiniere (2025, Amazon Prime Video)
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Il giardiniere // David Charhon. Con Jean-Claude Van Damme, Michaël Youn e Nawell Madani.

Quando un film mescola figure emblematiche come Jean-Claude Van Damme e comici popolari come Michaël Youn, ci aspettiamo un cocktail esplosivo, ricco di azione e risate. Purtroppo, Il giardinieredisponibile su Amazon Prime Video, non riesce a offrire un’esperienza cinematografica avvincente. Tra dialoghi deboli, scene d’azione raffazzonate e una produzione deludente, questo film è ben lungi dal mantenere le promesse del suo casting. La trama del film si basa su una combinazione di azione e intrighi politici che, sulla carta, avrebbe potuto funzionare. Tuttavia, la mancanza di profondità e originalità della trama rende il tutto prevedibile e noioso.

Ogni anno, in nome della ragion di Stato, il primo ministro cancella un elenco di molestie di ogni genere. Serge Shuster, un alto funzionario vicino alla Presidenza, si ritrova suo malgrado al centro di un piano che fa figurare il suo nome in questa lista. Condannato a morte certa, nel cuore di un segreto di stato che mette in pericolo anche la sua famiglia, Serge, sua moglie e i suoi figli hanno una sola speranza: il loro strano giardiniere, Léo.

La posta in gioco sembra artificiale e i colpi di scena mancano di sorprese. Lo spettatore fatica a sentirsi coinvolto in questa storia che, alla fine, non decolla mai. Anche i personaggi sono un altro punto debole del film. Stereotipati fino all’estremo, faticano a suscitare la minima empatia. Peggio ancora, il loro dialogo è sconcertantemente piatto, rendendo alcune scene quasi imbarazzanti da guardare. David Charhon, il regista, sembra essersi perso nella sua visione del film. Le scene d’azione, anche se dovrebbero essere il punto di forza di questo genere, sono poco coreografate e spesso confuse. I combattimenti, seppur veloci, mancano di fluidità e impatto visivo.

Con un cast come Jean-Claude Van Damme e Jérôme Le Banner, avevamo il diritto di aspettarci scene d’azione più raffinate e sorprendenti. Anche i set non salvano la situazione. Gli esterni odorano di studio e l’uso eccessivo di sfondi verdi accentua questa impressione artificiale. Questa scelta estetica nuoce all’immersione e toglie ogni credibilità al mondo del film. Jean-Claude Van Damme, figura leggendaria del cinema d’azione, sembra stranamente disinvestito dal suo ruolo. Sebbene sia ancora fisicamente impressionante, il suo gioco manca di convinzione. Sembra navigare con il pilota automatico, lontano dalla passione che ha caratterizzato le sue performance passate.

Michaël Youn, dal canto suo, non riesce a trovare il giusto equilibrio tra commedia e serietà. Il suo personaggio, scritto male, oscilla goffamente tra i due registri, lasciando un’impressione di costante esagerazione. Anche altri membri del cast, come Kaaris o Ragnar il Bretone, faticano a distinguersi. Le loro performance oscillano tra il dilettantismo e la caricatura, rafforzando l’impressione generale di un progetto fallito. Se la grafica lascia un po’ a desiderare, neanche la colonna sonora aiuta. La musica di sottofondo ricorda più un film televisivo di fascia bassa che una vera produzione cinematografica.

In nessun punto la musica riesce a rafforzare le emozioni o l’atmosfera delle scene. Si tratta di un aspetto che avrebbe potuto salvare certe sequenze, ma che, qui, si rivela un totale fallimento. Sarebbe ingiusto dirlo Il giardiniere è completamente privo di momenti interessanti. Una scena, in particolare, riesce a distinguersi dalle altre: quella in cui l’azione è accompagnata dalla canzone cult Piovono uomini. Questo ammiccamento inaspettato porta un gradito tocco di leggerezza. Sfortunatamente, questi rari momenti di qualità annegano in un oceano di mediocrità. Il giardiniere non è la prima delusione per Amazon Prime Video in termini di produzione francese.

Ricordiamo disastri come BDE O Natale straordinario. Con un budget che dovrebbe consentire di produrre film di qualità, ci si interroga sulle scelte artistiche della piattaforma. Sembra che Amazon stia cercando di competere con se stessa per il titolo di peggior film dell’anno. Con Il giardinierestiamo assistendo ad un vero e proprio spreco di talenti. Nonostante un cast promettente, il film crolla sotto il peso di una sceneggiatura debole, di una regia mediocre e di interpretazioni discontinue. Questo film, che avrebbe potuto essere una rinfrescante commedia d’azione, è solo un altro esempio di un’industria dello streaming che a volte fa più affidamento sulla quantità che sulla qualità.

Se vuoi vedere Jean-Claude Van Damme in azione, è meglio rivisitare i suoi classici piuttosto che perdere tempo con questa produzione fallita. Insomma, Il giardiniere sarà ricordato non come un bel film, ma nel complesso come un brutto film.

Nota: 2/10. In breve, e se l’obiettivo di Amazon Prime Video fosse quello di far pagare ai francesi i loro obblighi di produrre narrativa francese? Perché dopo un po’, con la quantità di rape francesi sulla piattaforma, abbiamo il diritto di fare domande.

Uscito il 10 gennaio 2025 direttamente su Amazon Prime Video

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