Ieri alle 08:00 – di Tommaso Fourcroy
Mercoledì 11 dicembre alle 20:55 va in onda Arte Il passeggero. Un film in cui il realismo è essenziale, portato da luoghi di ripresa unici.
Il 28 dicembre 2022, Héloïse Pelloquet è arrivata nei cinema francesi con un film molto personale, Il passeggero. Portato da Cécile de France, Félix Lefebvre e Grégoire Monsaingeon, vuole essere un lungometraggio vicino alla realtà, in cui diversi destini si scontrano. Tutto questo, attraverso ambientazioni naturali che vale la pena guardare… Sorge quindi una domanda: ma dove è stato girato questo film?
Il passeggero : un rapporto tempestoso sulle acque dell’Atlantico
Il passeggero ci porta nella vita quotidiana di Chiara. Perdutamente innamorata di Antoine, lo seguì nell’isola della sua infanzia, sulla costa atlantica. È qui che da vent’anni la coppia vive di pesca, senza alcun inconveniente. Un giorno, però, l’arrivo di un giovane rimescolerà le carte delle loro vite. Sarà Maxence, un apprendista, a indebolire il loro rapporto. Chiara, particolarmente turbata, vedrà le sue certezze più profonde essere messe in discussione, tra desiderio e passione.
Il passeggero : una location delle riprese cara al regista
Per rappresentare questa storia d’amore sull’acqua, Héloïse Pelloquet non ha fatto le cose a metà. Per confrontarsi con la realtà si è affidata a scene che gridassero verità, alle sequenze intime, così come a quelle di vita quotidiana. Così, i tre attori principali del film si sono formati nella pesca, quando molti altri attori dilettanti si sono uniti a loro. Jean-Pierre Couton, Josée Lambert e Ghislaine Girard, residenti a Noirmoutier, luogo delle riprese di Il passeggero ! Un angolo della Vandea caro al regista, come si legge nella cartella stampa del film: “Adesso vivo a Parigi, ma non mi sento cittadino e preferisco filmare i luoghi con cui ho un rapporto intimo. Il nome dell’isola non viene mai menzionato, è un luogo di finzione. Non è Noirmoutier, è un’isola più piccola e isolata, alla quale si accede in barca mentre Noirmoutier è collegata alla terraferma da un ponte. Tuttavia, rivolgermi a Noirmoutier, in un territorio familiare, mi permette di ancorare la mia narrazione nel realismo, per mescolare il romantico con il naturalismo. Questo è il motivo per cui mi rivolgo anche ad attori non professionisti, della zona, per alcuni ruoli.”