la divertente scelta di Choice

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la divertente scelta di Choice
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A volte una buona idea sbatte contro il muro della noia. Metti Vincent Lindon in macchina per un viaggio notturno in cui gli altri attori non appaiono mai, dato che sentiamo solo le loro voci tramite il kit vivavoce, perché no? Solo che alla fine La Scelta, il nuovo film di Gilles Bourdos (che aveva diretto un elegantissimo Renoir), gira a vuoto.

Non possiamo biasimare il cineasta per essersi disperso: non lascia mai andare il suo unico attore, al volante della sua Renault Austral e vediamo solo lui, e la sua macchina, per tutto il film, di fronte, di profilo all'interno o all'esterno. Per il diamante si tratta del product placement dell'anno, a patto che gli spettatori si rechino per vedere il lungometraggio nelle sale dal 20 novembre.

Un solo attore e la sua macchina non è un granché

Perché ci annoia molto questa scelta che quest'uomo dovrebbe fare, lasciando una sera la sua provincia e sua moglie per andare a raggiungerne un'altra a Parigi. Quindi viaggiamo con lui, come un clandestino che dovrebbe interessarci nelle sue telefonate alla sua ex (Emmanuelle Devos di cui riconosciamo la voce) e alla sua nuova compagna, ai suoi colleghi, anche al suo capo. L'autista chiama molto e lo spettatore trova il tempo lungo, molto lungo.

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Una macchina, il suo autista e basta.

Eppure The Choice dura solo un’ora e sedici minuti, una velocità da record. Ma sembra non finire mai, tanto che non vediamo l'ora che Vincent Lindon, bravissimo come al solito, arrivi finalmente a destinazione e lasci andare il volante del suo SUV esecutivo di cantiere e ci lasci andare con i suoi tormenti che potrebbero essere affascinante ma che, a forza di unità di luogo e di spazio, anche se a bordo di un Austral, finisce per stancare i più pazienti.

A volte l'idea di un buon regista, anche se adattata dall'americano Locke, con Tom Hardy, alla fine può trasformarsi in un film fallito, a meno che non ne venga fatto un cortometraggio o un dramma radiofonico. E non è facendo un remake ambientato in una Renault, invece che in una BMW, e sostituendo l'attore di Mad Max Fury Road con Vincent Lindon che otteniamo un ottimo lavoro.

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