Cultura delle notizie L’ultimo film di Clint Eastwood è un fallimento al cinema con soli 9,6 milioni di dollari e non è colpa del regista
Pubblicato il 17/11/2024 alle 14:00
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Uscito a fine ottobre, l’ultimo film di Clint Eastwood fatica a raggiungere i vertici del botteghino nonostante la popolarità del cineasta. Un fallimento che senza dubbio non ha nulla a che vedere con la qualità del lungometraggio.
Un ultimo film che fallisce
Uscito nelle sale il 30 ottobre, Juror No. 2, il nuovo film di Clint Eastwood, non riesce proprio a trovare il suo pubblico. Dopo più di due settimane di lavorazione, il film avrebbe incassato circa dieci milioni di dollari, per un budget stimato in 35 milioni di dollari. Un fallimento per il cineasta 94enne che potrebbe proporre qui anche il suo ultimo lungometraggio. La colpa però non è di Eastwood, né della qualità del film, che è stato accolto molto bene da stampa e pubblico. Il problema verrebbe piuttosto dalla Warner Bros. e la strategia distributiva adottata.
Una strategia messa in discussione
A dire il vero, il problema riscontrato dal giurato n. 2 deriva sicuramente dalla strategia adottata dalla Warner Bros., che ha deciso di proporre il film in sole cinquanta sale cinematografiche degli Stati Uniti, come riportato Primo et Varietà il mese scorso. Per fare un confronto, Cry Macho, il film precedente del regista, è uscito in 3.967 copie. Lo stesso vale per la promozione, che è più che discreta. Warner Bros. non avrebbe quindi creduto al giurato n. 2 e avrebbe deciso di riservargli un’uscita limitata nelle sale per garantirne l’eleggibilità agli Oscar e per concedere “un gesto di gratitudine a Eastwood” che rimase fedele allo studio per decenni, prima offritelo presto in streaming su Max. Una constatazione molto triste per una leggenda del cinema.