Al cinema: La sostanza”, “Al lavoro!” e “Il caso Nevenka”, i film da vedere questa settimana

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l'essenziale
Ogni mercoledì, un programmatore o un regista teatrale di Tolosa o dei suoi dintorni ci propone la sua selezione di film della settimana. Questa settimana, Jérémy Breta, programmatore dell'americano Cosmograph, ci svela le sue scelte sulle uscite di mercoledì 6 novembre.

“Innanzitutto cito “The Substance”, un film della regista francese Coralie Fargeat, girato con attori americani e vincitore del Premio per la Sceneggiatura a Cannes. Mi piacciono molto i film di genere, ma uno di questa portata è raro… Attraverso la storia di un Presentatrice star televisiva (Demi Moore) dichiaratasi alla vigilia dei suoi cinquant'anni, che per continuare ad esistere si inietta una sostanza che promette una versione “migliorata” di sé stessa, Coralie Fargeat parla della condizione della donna, denuncia il giovanilismo, i diktat misogini, la tirannia dell'età e dell'apparenza per le donne… È trattato in modo duro a morire, gestendo l'orrore e persino il sangue, con il cursore spinto al massimo, il che dà un lato unico ed esilarante a il film Demi Moore dà il massimo e in questa fase della sua carriera, vittima anche lei dei dettami dell’apparenza, è molto coraggioso da parte sua accettare un ruolo del genere e penso che avrebbe meritato (anche) un premio come attore…”

“Nella loro commedia-documentario, Gilles Perret e François Ruffin usano uno stratagemma per parlare dei precari della nostra società. Qui si rivolgono a Sarah Saldmann, un'avvocatessa dei media che, in televisione, prende di mira quelli che lei chiama “gli assistiti” . avvocato e questi dipendenti fa emergere, implicitamente, ritratti toccanti, a volte divertenti, commoventi di questi umili lavoratori.”

“Questo film del regista spagnolo Iciar Bollain, ispirato a fatti realmente accaduti, è ambientato alla fine degli anni '90, quando Nevenka Fernández, consigliera comunale di Ponferrada, fu la prima donna in Spagna che, ben prima di MeToo, presentò una denuncia per molestie per mesi dal sindaco, la giovane, nonostante l'opinione pubblica locale allora contraria, ha avviato una causa contro di lui.

È un film sobrio ed efficace, con una storia illustrativa ben fatta, quasi educativa, sulla questione dell'influenza. Mostra le difficoltà per uscirne, la forza necessaria per riprendere il sopravvento ma parla anche di quelle che chiamiamo zone grigie, della questione del consenso e di tutto ciò che circonda le molestie: i testimoni silenziosi, coloro che non vogliono vedi, quelli che non vogliono dispiacere…”

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