Oggi nelle sale, Like a Monday è la commedia ideale per farti dimenticare la tristezza della settimana lavorativa. Tanto divertente quanto toccante, questo primo lungometraggio è un vero gioiello del cinema giapponese, da scoprire urgentemente!
La settimana più folle della loro vita
Lunedì mattina, Yoshikawa (Wan Marui) si sveglia alla scrivania dopo aver trascorso l’intero fine settimana a lavorare di nuovo. Sotto pressione, questa giovane dirigente si dedica anima e corpo al suo lavoro pubblicitario, anche a costo di sacrificare la sua vita personale. Ma questa settimana, nota che qualcosa non va…
Ogni piccolo gesto, ogni evento sembra ripetersi instancabilmente. Lei e i suoi colleghi dell’agenzia potrebbero essere intrappolati in un loop temporale? Pronti a tutto pur di liberarsene e riconquistare la propria libertà, dovranno lavorare insieme per trovare l’origine di questa maledizione e uscire dalla loro routine.
Un primo lungometraggio divertente, geniale e toccante
Per il loro primo lungometraggio, il regista Ryo Takebayashi e la sceneggiatrice Saeri Natsuo hanno scelto un’ambientazione a loro più che familiare. E per una buona ragione, qualche anno prima di mettersi dietro la macchina da presa, loro stessi erano al posto di Yoshikawa e dei suoi colleghi, ignorando il loop temporale al centro del film.
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“Pensavamo ad un luogo di lavoro in cui i dipendenti sono costantemente soggetti a scadenze e abbiamo pensato ad un’agenzia pubblicitaria, spiegare Ryo Takebayashiper avvicinarci il più possibile ad un mondo professionale che ci era familiare e per poter descrivere al meglio le situazioni.“
Per questi due ex dipendenti di un’agenzia pubblicitaria la trama del loro primo progetto cinematografico sembrava ovvia. Oltre alla conoscenza dell’ambiente professionale rappresentato, l’introduzione di un anello temporale nello scenario ha permesso di approfondire la nozione di ripetitività e alienazione nella vita professionale quotidiana.
“Ho sempre pensato che il loop temporale fosse un tema profondodichiara Ryo Takebayashi citando Un Jour sans fin come riferimento. È un’ambientazione e una storia irrealistiche, ma questo film mi commuove moltissimo. Volevo riuscire a preservare questa sensazione in Like a Monday, ma sono riuscita a trasporla in una temporalità settimanale?“
Trasporre il successo diUn giorno senza fine su scala settimanale, il cineasta riesce a pieni voti a moltiplicare ingegnosamente gli effetti comici prodotti dalla ripetizione degli stessi eventi e le variazioni di ritmo che circondano le loro numerose occorrenze, senza mai stancare il suo spettatore. Ma dove Ryo Takebayashi e la sceneggiatrice Saeri Natsuo riescono a raggiungere l’eccellenza abbinando l’emozione del loro modello, firmato Harold Ramis nel 1993.
Infatti, dopo la sua esilarante prima metà, Like a Monday assume una potente moralità quando i dipendenti dell’agenzia, superando la loro individualità, si uniscono per il bene comune. Diventa allora possibile la sublime riconciliazione con l’anima del bambino che ancora giace dormiente dentro di loro, così come il superamento dell’alienazione che li ha accecati.
Per quanto divertente quanto commovente, Like a Monday, il primo film di Ryo Takebayashi, può essere visto ora nei cinema.