Le nostre recensioni cinematografiche della settimana

Le nostre recensioni cinematografiche della settimana
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Quoi voir cette semaine ? Voici nos critiques des derniers films sortis en salle ou sur une plateforme.


Publié hier à 17h00

The Fall Guy : Vive le cinéma d’action !

« Il [Ryan Gosling] cattura magnificamente la grande sicurezza e la profonda vulnerabilità di Colt. L’amore spezzato tra lui e la regista interpretata da Emily Blunt sembra sincero ed è un buon veicolo per scene comiche e toccanti. I loro personaggi non sono particolarmente delineati, ma sono così ben interpretati che abbiamo l’impressione di conoscerli”, scrive il nostro giornalista Pascal Leblanc.

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Una città frenetica : Cartografia dell’orrore






“Il passato e il presente di Amsterdam si sovrappongono Città occupatalungometraggio documentario di Steve McQueen in omaggio alla popolazione ebraica della capitale olandese durante l’occupazione nazista”, afferma il nostro editorialista Marc Cassivi.

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Un silenzio : Colpa del padre






“Scritta con la collaborazione di sei sceneggiatori, tra cui l’autrice Sarah Chiche, la sceneggiatura di Joachim Lafosse esplora brillantemente l’inevitabile sgretolamento dei legami familiari mantenuti dalla forza delle bugie, delle parole non dette e dei silenzi opachi. Tuttavia, a metà del film, quando quasi tutti i segreti di famiglia sono stati svelati, i dialoghi diventano ridondanti e i personaggi evasivi”, spiega la nostra giornalista Manon Dumais.

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Jeanne du Barry : Casseruola reale






“Figlia illegittima di un cuoco e di un monaco, Jeanne Bécu (Maïwenn) preferisce vendere il suo corpo ai nobili piuttosto che gli stracci alle loro mogli. Con la complicità del duca di Richelieu (Pierre Richard), il conte Jean du Barry (Melvil Poupaud), suo magnaccia, la presenta al re (Johnny Depp, quasi zittito per non tradire troppo il suo accento). Tra la giovane ambiziosa e il malinconico sovrano fu amore a prima vista”, scrive la nostra giornalista Manon Dumais.

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Kanaval : In territorio sconosciuto






“In effetti, attraverso i viaggi di Erzulie e Rico, sradicati e coltivando a modo loro la memoria della terra natale, il regista tratta con sensibilità il trauma dell’esilio, come Ru, di Charles-Olivier Michaud. Seguendo pazientemente il lento adattamento dei suoi personaggi nella loro nuova patria, Henri Pardo saluta sinceramente la resilienza degli esuli e celebra con orgoglio la cultura dei suoi antenati”, riassume la nostra giornalista Manon Dumais.

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Come per magia : Papi o papà?






“Nel bel mezzo di uno spettacolo, Victor (Adams), un mago emergente, scopre che sua moglie sta per partorire. Appena arrivato all’ospedale, dove lo aspetta Jacques (Jugnot), suo suocero, gli viene detto che sua moglie, che era anche sua compagna di scena, è morta dando alla luce la loro piccola Lison. Oro, “lo spettacolo deve continuare”come cantava Freddie Mercury”, scrive la nostra giornalista Manon Dumais.

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Non smerigliato : Facile come Seinfeld






“Jerry Seinfeld sarà sempre visto come il genio comico dietro la serie degli anni ’90 che porta il suo nome. Dopo aver visto la sua prima produzione, Non smerigliatoabbiamo il diritto di chiederci se la sua reputazione non sia sopravvalutata”, spiega il nostro giornalista Pascal Leblanc.

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