Recensione di ‘Godzilla x Kong: The New Kingdom’: un tripudio di effetti speciali e poco altro

Recensione di ‘Godzilla x Kong: The New Kingdom’: un tripudio di effetti speciali e poco altro
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Adam Wingard trova i kaiju e aggiunge i cattivi, il tutto senza riuscire a dare uno spazio interessante agli umani (ad eccezione di Dan Stevens) nel film Godzilla x Kong: Il Nuovo Regno.

Con un budget di produzione di 135 milioni di dollari, il regista Adam Wingard sta vivendo una giornata campale. Nel formato IMAX troviamo quindi Godzilla che veglia sulla Terra e protegge i suoi abitanti dalle sporadiche invasioni di altri kaiju (prima di addormentarsi, come un bambino, nel Colosseo a Roma).

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Foto fornita da Warner Bros. Intrattenimento Inc.

Kong viene relegato nella Terra Cava dove si sente molto solo. Il primate gigante finisce per scoprire una sorta di breccia, fino ad allora sconosciuta, che lo conduce in una zona segreta popolata da strane creature (ci asterremo dal stabilire il collegamento con Jurassic Parkpotrebbe dare pessime idee ai tre – sì, tre – sceneggiatori) e in cui c’è Skar King, un orango che terrorizza il luogo e il cui obiettivo è tornare sulla Terra.

In superficie, Ilene Andrews (Rebecca Hall) si preoccupa per i terremoti insoliti e violenti che avverte, mentre la sua figlia adottiva, Jia (Kaylee Hottle), ha delle visioni. Questo perché le scosse sono, appunto, un segnale di soccorso percepito da Godzilla (che trova tutti i mezzi possibili per “ricaricare” le sue batterie atomiche) e Kong (che, poveretto, ha dolore a un canino e si ritroverà con una mano di metallo… e no, l’una non ha alcuna relazione con l’altra).

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Foto fornita da Warner Bros. Intrattenimento Inc.

Il cineasta fa un uso smodato di CGI, animazioni e altri effetti speciali che occupano tutto lo spazio in questo lungometraggio che non brilla né per i suoi dialoghi minimalisti né per la sua trama altrettanto ridotta. Mentre il Kong: L’Isola del Teschio di Jordan Vogt-Roberts, uscito nel 2017, ha offerto un’esperienza di grande soddisfazione, questa Godzilla x Kong: Il Nuovo Regno ripropone solo battaglie tra mostri di cui ci stanchiamo rapidamente, i 115 minuti del film si allungano inutilmente. Quanto al piccolo orango che finisce per diventare amico di Kong, esaurisce il suo capitale “carino” dopo due scene.

Alcuni momenti riescono tuttavia a suscitare interesse, come questa bellissima battaglia tra Kong e Godzilla nel mezzo della maestosa cornice delle piramidi egiziane. E dal lato umano, solo il personaggio di Trapper, interpretato da Dan Stevens, riesce a scuoterci dal nostro torpore grazie al suo amore smodato per alcune belle e orecchiabili canzoni degli anni ’80.

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Foto fornita da Warner Bros. Intrattenimento Inc.

PS: non c’è bisogno di aspettare la fine dei titoli di coda, non ci sono scene aggiuntive.

Voto: 2,5 su 5

Godzilla x Kong: Il Nuovo Regno ha fatto molto rumore nelle sale di tutta la provincia a partire dal 29 marzo.

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