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“Stiamo assistendo a un cambiamento significativo nella stagionalità degli incendi” – Libération

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Una settimana dopo l’inizio dei devastanti incendi a Los Angeles, mercoledì 15 gennaio sono ricominciati i venti che alimentano le fiamme. I due focolai principali, Palisades ed Eaton, sono ancora lontani dall’essere completamente contenuti dai vigili del fuoco; già più di 15.000 ettari di aree residenziali e foreste sono stati devastati, provocando almeno 25 morti. Eric Rigolot, ingegnere ricercatore presso l’unità Ecologia delle foreste mediterranee dell’Istituto nazionale di ricerca per l’agricoltura, l’alimentazione e l’ambiente (INRAE), spiega che un incendio così estremo in pieno inverno è il primo in California e che il cambiamento climatico è favorendone il verificarsi.

La California è un’area interessante da osservare per uno specialista del fuoco francese?

Sì perché questo Stato ha un regime di incendi particolarmente intenso e severo, ed è un ambiente mediterraneo come quello del sud della Francia. Anche la vegetazione è più adatta al fuoco. La California è così abituata agli incendi che nelle montagne che costeggiano le città costiere gli alberi non hanno il tempo di ricrescere tra due incendi. Il Chaparral, una macchia di vegetazione piuttosto bassa e sottile, può prendere fuoco rapidamente. Esiste inoltre un contesto urbanistico molto vulnerabile alla f

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