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Pecco Bagnaia o Jorge Martin campione? A decidere sulla questione è il boss della Ducati

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Al termine del Gran Premio del Giappone, Francesco Bagnaia ha vissuto un weekend perfetto vincendo due volte nello sprint e nel main event. Autore del secondo miglior tempo in qualifica, il due volte campione in carica ha approfittato degli errori commessi dal suo rivale Pedro Acosta. Il pilota della Tech3 è riuscito a conquistare la pole position, ma sfortunatamente nessuno dei due tentativi si è trasformato in una vittoria per il “Requin de Mazarron”. Grazie a questo risultato il torinese ha intascato complessivamente trentasette punti nell’intero incontro di gara. Guardando i risultati di questa stagione 2024, l’italiano ha ottenuto otto vittorie contro le tre del suo rivale in campionato, Jorge Martin. Da molti mesi il “Martinator” non ha mai ceduto il primo posto a Pecco Bagnaia. A quattro gare dalla fine, entrambi gli uomini a volte hanno commesso degli errori a causa dell’improvvisa pressione da entrambe le parti. In questa fase della competizione non sono più ammessi errori.

“Il migliore deve vincere”

Con il titolo costruttori già in palio, non resta che vincere il campionato piloti. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, il direttore generale di Ducati Corse, Luigi Dall’Igna, ha parlato della rivalità tra Jorge Martin e Francesco Bagnaia. Secondo le sue parole, dichiarò che avrebbe dato all’uno quanto all’altro la stessa possibilità di conquistare la corona mondiale.

“Qualunque sia il risultato, credo che la Ducati ne uscirà bene sotto molti aspetti. Soprattutto dal punto di vista sportivo, che forse è il meno scontato. Forse non hanno mai guardato il mio viaggio. È uno sport ed è giusto che rimanga tale. Per me deve vincere il migliore. Credo sia significativo che non abbiamo più apportato innovazioni tecniche, evitando che l’una venga trattata meglio dell’altra. Questa è una cosa che non possiamo avere perché è un’evoluzione che dovrebbe essere data a tutti i piloti che hanno la GP24. Ma non possiamo, perché non è pronta. La moto rimane quindi invariata. È un peccato perché è un bel passo avanti che potrebbe aiutarmi a fare la differenza, ma la Ducati è sempre stata chiara a tutti i livelli e le moto rimarranno uguali fino alla fine. Altri forse avrebbero potuto fare scelte diverse”.

“La grande differenza è che la gestione dei conducenti è completamente diversa. Allora c’era un muro, mentre oggi c’è una condivisione totale dei dati e il lavoro di Ducati per sostenere anche Martín. Molti ingegneri del team Pramac sono anche ingegneri Ducati. E il lavoro che facciamo dietro le quinte è esattamente lo stesso per Pecco e comunque per Jorge. Questo deve essere sottolineato. Nei due anni in cui hanno litigato non ho visto un solo errore tra loro. E non mi aspetto di vederne nessuno entro la fine. Farò di tutto affinché ciò avvenga”.

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In breve

Con solo quattro gare rimaste prima della fine della stagione, la lotta per il titolo tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin è più che intensa. Il boss della Ducati Luigi Dall’Igna dà ad entrambi gli uomini le stesse possibilità di lottare per il titolo mondiale.

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