Dal 2020 e dalla ripresa delle competizioni post-Covid, i vari campioni francesi hanno spesso avuto grandi difficoltà a continuare il miglioramento. È il caso oggi di Saint-Nazaire, che Chaumont VB 52 Haute-Marne visiterà sabato 25 gennaio.
Recandosi a Saint-Nazaire, sabato 25 gennaio, lo Chaumont VB 52 Haute-Marne ha appuntamento con il campione francese in carica, attuale compagno di Champions League. E se il Saint-Nazaire è già certo di proseguire la sua avventura europea a febbraio, forte del terzo posto già assicurato nella Girone D, in campionato la situazione è un po’ più problematica.
Attualmente undicesimo in classifica con sedici punti e già a sei lunghezze dall’ottavo, a 17e Oggi, i giocatori della Loira Atlantica non hanno ancora trovato la giusta benzina nella Marmara Spikeligue. Difficoltà che, inevitabilmente, fanno eco a quelle incontrate prima da alcune altre sacre formazioni a livello nazionale negli ultimi anni post-Covid, ma che poi, nella stagione successiva, hanno vissuto enormi complicazioni.
A partire dall’esempio di Cannes, il più significativo: campioni di Francia nel 2021 contro lo Chaumont VB 52 Haute-Marne, gli azzurri precipitarono completamente l’anno successivo, finendo all’ultimo posto in classifica e retrocessi in Lega B. Una squadra della Croisette che ha servito due stagioni al livello inferiore prima di tornare nell’élite quest’estate.
Meno drammatico, il titolo nazionale vinto dai Montpellier nel 2022 contro il Tours è stato seguito da una stagione molto meno gloriosa, con un ottavo posto in classifica e l’eliminazione ai quarti di finale degli “play-off”. Almeno i nazairiani si consolano quest’anno con una grande epopea in Champions League, il che francamente non è stato il caso dei due esempi sopra citati: il Cannes non aveva ottenuto nessuna vittoria, e il Montpellier solo una vittoria nelle sei giornate della fase a gironi.
Un esodo fatale di giocatori
Se escludiamo il caso del Tours, incoronato nel 2023 e finalista la stagione successiva, ecco tre campioni di Francia che, negli ultimi quattro anni, hanno faticato a sostenere il peso del loro titolo. La causa è sicuramente un campionato francese sempre più omogeneo, che permette exploit a club inizialmente non necessariamente costruiti per ricoprire ruoli di primo piano (lontani dalla Touraine o addirittura dall’egemonia parigina degli ultimi decenni), e quindi poco abituati ad andare lontano.
Ma è anche difficile spodestare il peso di una Marmara Spikeleague all’interno del panorama pallavolistico europeo. Se la concorrenza rimane ad un buon livello, è ben lungi dal presentare le argomentazioni finanziarie e sportive di nazioni come l’Italia, la Polonia o la Turchia. I giocatori messi in risalto durante una stagione in Francia vengono automaticamente sollecitati nella successiva dai club più ricchi del continente: difficile resistergli.
Il Cannes, all’epoca, aveva perso in particolare individui come il “forte” australiano Lincoln Williams, il centrale americano Taylor Averill o il ricevitore/attaccante Adrian Aciobanitei, con l’allenatore Luc Marquet. Il Montpellier aveva rinunciato al passante cubano Javier Gonzalez, al nazionale francese Julien Lyneel e al libero argentino Alexis Gonzalez. Per il Saint-Nazaire, l’esodo è stato ancora più crudele, dato che solo l’americano Jordan Ewert e il capoverdiano Helder Spencer sono rimasti titolari in questa stagione, sotto la guida di un nuovo allenatore.
Ricostruendo un collettivo ogni stagione, il Tours e il CVB 52, negli ultimi anni finanziari, rimangono gli unici club oggi in grado di mantenere il sopravvento in queste condizioni. Ma per quanto ancora?
Laurent Genin
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