Alexis David: “Una stagione complicata” – Notizie

Alexis David: “Una stagione complicata” – Notizie
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10° come lo scorso inverno nella Coppa di Francia di ciclocross U23, Alexis David non ha superato un traguardo anche se si considera se stesso “molto più forte fisicamente” per il suo secondo anno di Hopes. Il membro dell’AC Bisontine ritorna per DirectVelo sulla sua stagione nei campi arati, così come su quella su strada, prima del Campionato Francese di Pontchâteau.

DirectVelo: Questa domenica sei arrivato 4° nel Campionato Borgogna-Franca Contea e 2° a Espoirs (vedi classifica). Qual è la tua sensazione?
Alexis David: È deludente perché ero venuto almeno per il titolo a Espoirs. Non ho gareggiato affatto con Fabien (Doubey) e Valentin (Remondet), i divari sono enormi a differenza dell’anno scorso quando ero già 2° nella U23. Non stavo passando una bella giornata. Sono partito abbastanza bene, finendo 2°. Ma mi sono trovato subito pienamente in salita. Dalla ricognizione ho sentito che non mi sentivo molto bene e che avevo le gambe pesanti. In un simile pantano, non perdona. Non dovevo nemmeno fare una media di 17 km/h. Ho cercato di limitare i danni. Non ero poi così male una volta superati i 50 minuti. Ho corso 1h10, non è male. Mi sembrerà breve il Campionato francese U23 (sorride).

“A MENO DI CINQUE MINUTI DA MATHIEU VAN DER POEL”

Come giudichi il tuo inverno nella Coupe de ?
Innanzitutto ho iniziato bene nell’UCI a Steinmaur con un 9° posto. A Nommay ho avuto meno chance anche se ho comunque limitato i danni in termini di risultato. Mi sono messo un po’ nei guai. Ero molto forte a Pierric. Sono caduto il primo giorno alla partenza, sono finito in rete, è stata una gara di rimonta. Il giorno dopo stavo giocando a Top 5-8 e ho commesso un errore due volte. Quindi è finita male. Poi sono stato investito da un’auto in allenamento poco prima di Troyes. Sabato 6 ho tirato fuori uno spettacolo dal nulla con Léo Bisiaux e i belgi. Domenica invece sono rimasto bloccato. Poi mi sono ammalato e ho avuto una grossa infezione prima di La Ferté-Bernard, dove si giocava la selezione per il Besançon. Ho superato entrambi i giorni. In termini di risultati, sono davvero deluso. Non era quello a cui miravo. Alla fine sono arrivato 10° assoluto come l’anno scorso anche se fisicamente sono molto più forte. A volte ho dei buchi. L’abbiamo visto oggi. È stata una stagione complicata.

Per sostituire il Mondiale di Besançon, sei andato in Belgio, a Mol e Loenhout, durante le vacanze di fine anno…
Sapevo subito che non sarebbe stato lo stesso per Besançon. Per andare in Belgio ho incontrato il mio meccanico Adrien Louison che è un ottimo amico. Abbiamo preso il camion del club, ringrazio il presidente Pascal Orlandi. All’inizio c’erano le stelle. Mi sono divertito molto. A Loenhout c’era davvero tanta gente e mi sono trovato un po’ meglio che a Mol. Sono riuscito a finire nella Top 30, a meno di cinque minuti da Mathieu Van der Poel. Inoltre, tra le 30 Hope presenti, sono arrivato 4°.

“UN TOP 10 SAREBBE GIÀ BUONO”

Quali sono le tue ambizioni per il Campionato francese a Pontchâteau?
L’anno scorso mi sono piazzato 14° quando ho fatto il primo mezzo giro sul cerchio. Non ho mai fatto Pontchâteau in concorso. L’avevo già provata durante l’allenamento con la squadra francese due anni fa. È un circuito che sembra molto fisico. Penso che potrebbe piacermi. Sarà abbastanza incisivo come piace a me. Non riesco davvero a mettermi in relazione con i miei risultati nella Coupe de France. L’unica volta che ho camminato sono riuscito a ottenere il 6° posto a Troyes in un grande giorno. Saremo ottimisti e giocheremo una Top 5, sarebbe incredibile, ma sarà comunque difficile. Una Top 10 sarebbe già buona.

Come è andato il tuo primo allenamento tra gli Elite con l’AC Bisontine e quali sono i tuoi obiettivi per il 2025?
Ho sempre avuto colpi meno buoni come nel ciclocross. Ho avuto tendinite per molto tempo. Nonostante tutto la società ha avuto fiducia in me, mi ha portato a fare parecchie gare. Ho fatto un bel Tour de la Manche dove spesso sono scappato e dove ho aiutato la squadra. È stato un primo anno di scoperta e apprendimento. Da adesso in poi cercheremo di segnare e riportare punti. Abbiamo difficoltà a restare in N1, il reclutamento era finito. Andremo a Calpe per uno stage alla fine di gennaio. Una parte del gruppo preparerà la prima prova della Coupe de France ad Aix. Da parte mia riprenderò sicuramente all’Onjon. Poi andrò o nei 4 Cantoni o a Lillers e nei 100 Comuni se ci prendono.

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