Nonostante il clima molto inglese, domenica, durante il Gran Premio del Brasile, gli inglesi sono annegati sotto la pioggia paulista. Come Lando Norris, George Russell ha mancato una grande occasione per la vittoria a Interlagos, a causa di un cattivo tempismo e di una scommessa mancata con il pit-stop. Al 29° giro, mentre la pioggia si intensificava e allagava la pista, il team Mercedes ha voluto sfruttare una Virtual Safety Car per cambiare le gomme della N. 63. Sfortunatamente, il VSC è scomparso proprio mentre il nativo di King's Lynn entrava nella pit lane!
La sfortuna di George Russell non è finita qui, poiché tre giri dopo è stata esposta la bandiera rossa in seguito all'incidente di Franco Colapinto, una manna per Max Verstappen e i due piloti Alpine rimasti in pista e che hanno potuto cambiare tranquillamente le gomme quando il la corsa è stata interrotta. Al momento della bandiera rossa, l'inglese si è infuriato con la sua squadra, consapevole che la gara gli era appena sfuggita: “Merda!” L'ho detto, cazzo! Avremmo dovuto rimanere in pista! »
“Tutto era sotto controllo”si rammarica Russell
Partito dal 5° posto dopo la bandiera rossa, George Russell ha poi guadagnato una posizione dopo l'errore di Lando Norris in ripartenza. Il pilota della Mercedes è poi rimasto bloccato alle spalle di Pierre Gasly e si è dovuto accontentare del 4° posto, pur guidando la gara nei primi 30 giri. Una delusione enorme per il britannico che al termine della gara ha confidato che avrebbe dovuto “segui il tuo istinto, come a Spa” dove vinse con la strategia a una sola sosta, prima di essere squalificato.
“La mia opinione è che se fossimo rimasti in pista saremmo stati i primi alla ripartenza [Esteban] Ocon, Max [Verstappen] et [Pierre] Gasly. Guidare dalla parte anteriore è molto più semplice. Non so dove saremmo potuti finire, ma a quel punto ero piuttosto arrabbiato perché volevo restare in pista.”dice George Russell, seccato.
Il due volte vincitore del Gran Premio ritiene di essere abbastanza “a suo agio” prima della sosta per rimanere in pista. “Nei primi 30 giri era tutto sotto controllo. Eravamo 12 secondi davanti al 3° posto, gestendo il mio gap con Lando [Norris]. Ovviamente questi tre giri sono stati molto, molto difficili a metà gara, ed è per questo che volevo restare [en piste] perché ero molto, molto fiducioso che ci sarebbe stata una safety car o una bandiera rossa. Inevitabilmente è quello che è successo perché era inguidabile.”sottolinea George Russell. Brutti tempi per gli inglesi in Brasile.
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