In uno spot autopromozionale per festeggiare questo lunedì i suoi 40 anni di esistenza, Canal+ lancia una grande sfida alla Lega Calcio Professionistica (LFP) nella gestione dei diritti televisivi della Ligue 1.
Canal+ festeggia questo lunedì il suo 40° anniversario. E per celebrarlo, il canale criptato ha ideato una clip di due minuti, una sorta di mini-fiction interpretata da diversi attori, per collegare gli scetticismi degli esordi ai suoi successi attuali e passati. Canal+ ha addirittura colto l'occasione per regolare i conti sferrando un duro attacco alla Lega calcio professionistica (LFP) per la gestione dei diritti televisivi della Ligue 1.
“Abbiamo fatto tutto per il calcio francese, è così che veniamo ringraziati?”
In un passaggio si vede un manager del canale che si arrabbia al telefono con quello che supponiamo sia un alto rappresentante della LFP. “Abbiamo fatto tutto per il calcio francese, è così che veniamo ringraziati?” “Quanto?” chiede un uomo accanto a lui, che potrebbe essere considerato l’azionista del gruppo. “Un miliardo”, risponde il primo prima di ricevere una risposta laconica dal suo interlocutore: “Non è solo Ligue 1”.
La clip prosegue poi con le immagini della Formula 1 e della Top 14, due dei diritti sportivi di punta detenuti dal gruppo. Emittente storica del campionato francese sin dalla sua creazione (con Nantes-Monaco, come prima partita in onda, il 9 novembre 1984, cinque giorni dopo il suo debutto), Canal+ non si è posizionata nell'ultimo bando di gara per la LFP per la trasmissione della L1 tra il 2024 e il 2029. Vincent Labrune, presidente della LFP, aveva proclamato la sua intenzione di raccogliere un miliardo di euro prima di subire un amaro fallimento che lo ha spinto ad accettare solo la metà di questa somma da DAZN e beIN Sports (circa 500 milioni di euro a stagione).
Il canale criptato ha vissuto molto male la decisione della LFP di non abbassare l'importo dei suoi diritti per la trasmissione di due partite nel 2021-2024 dopo aver riassegnato le otto partite da Mediapro ad Amazon Prime Video per una cifra decisamente inferiore. Il gruppo aveva intrapreso diverse azioni legali contro la LFP ma era stato licenziato. Per ritorsione, non si è allineata al bando di gara per il periodo 2024-2029, concentrando i propri sforzi su altri diritti sportivi come le coppe europee di calcio, la F1 o il rugby.