Jonas Vingegaard può correre così poco?

-

Jonas Vingegaard e le sparizioni, una storia d’amore. Il leader del Visma l’aveva già fatto nel 2022 quando, il giorno dopo la prima vittoria al Tour e i festeggiamenti in casa in Danimarca, si ritirò in famiglia. Due anni dopo, “Vingo” non trionfò alla Grande Boucle ma sentì comunque il bisogno di fare un passo indietro. Tanto che ci chiediamo se la sua squadra, Visma | Lease a Bike, potrà accettare questa ossessione per il Tour de per molto tempo a venire.

Le sue ultime tre stagioni seguono lo stesso percorso. Le gare della prima metà di stagione servono solo a preparare l’obiettivo estivo. Che vinca o meno alla Tirreno-Adriatico, alla Parigi-Nizza, ai Paesi Baschi o al Delfinato, poco importa. Niente nella sua comunicazione, né nella sua espressione, tradisce la gioia di accumulare successi (9 in totale nelle corse a tappe dall’inizio della sua carriera). Il fatto di avere praticamente un solo avversario del suo calibro, un certo sloveno, non aiuta in questo senso, soprattutto perché non lo batteva mai in altre parti del Tour da aprile 2021.

Non tutti si chiamano Pogacar o Merckx

Quindi l’ossessione di Vingegaard per il Tour de France è un problema? A dire il vero, condivide l’ossessione con la sua squadra. A parte Wout van Aert, al Visma | è quasi tutto concentrato su luglio Noleggiare una bicicletta. E il danese non esita ad abbracciare la cultura della squadra. Non ha mai partecipato al Giro, non ha mai lottato per la vittoria alla Liegi-Bastogne-Liegi o al Giro di Lombardia, i due Monumenti, soprattutto il secondo, che potrebbero corrispondergli.

Pogacar davanti a Vingegaard e Evenepoel: in video l’arrivo della 21a tappa in ordine generale

Se la sfida è vincere il Tour de France, vale comunque la pena provarci, giusto?corregge un agente francese che non vede nella monomania di Jonas Vingegaard un problema per la sua squadra. Corre poco, ma vince spesso. Cosa vuoi? Lo abbiamo sperimentato in passato. Non tutti si chiamano Tadej Pogacar o Eddy MerckxIl danese ovviamente soffre il confronto con un uomo che vediamo vincere da marzo a ottobre. È più Froome che Pogacar, Nibali o Valverde.

Spetta a ciascuna squadra bilanciare i vantaggi e gli svantaggi della situazione“, continua il nostro agente. In questo caso il Visma | Lease a Bike trova ovviamente il suo beneficio quando Vingegaard regna nel Tour, come nel 2022 e 2023, meno forse quando viene schiacciato da Pogacar. Quando il suo leader cade a marzo in Nei Paesi Baschi, sospetta che la stagione 2024 si presenterà come un fallimento.

Il Giro nel 2025 per Vingegaard?

Ma allora cosa dovrebbe fare Vingegaard nel 2025? Si vocifera che stia pensando di partecipare al Giro. Per evitare Pogacar e riconquistare la tua fiducia? “Se fossi in lui mi concentrerei al 110% sul Tour de France. Gli direi: mettiamo tutte le uova nello stesso paniere‘”, spiega Brian Holm, ex direttore sportivo della Quick-Step e ora consulente di Eurosport Danimarca. Il rischio di prendere un altro colpo in testa è grande ma chi può credere che il Vingegaard del 2024 fosse al 100%?

type="image/webp"> type="image/webp"> type="image/webp"> type="image/jpeg"> type="image/jpeg"> type="image/jpeg">>>>>>>

Vingegaard, Roglic e Evenepoel a terra: l’enorme caduta nel giro dei Paesi Baschi

Sarebbe fantastico vederlo tentare il doublestima Holm. Ma non credo che Vingegaard oserà puntare al Giro e non credo nemmeno che andrà alla Vuelta dopo il Tour. Potrei sbagliarmi e sarebbe fantastico se lo fosse.” Ancora questa ossessione per il Tour de France quando il calendario ciclistico ha così tanto da dare. In un momento in cui le teste del gruppo si scaldano per un ciclismo sempre più preciso, rinnovare il calendario permette di schiarirsi le idee. ha confidato Pogacar a All’inizio dell’anno, spesso incline alle lunghe esposizioni, Vingegaard non si rinchiude?

Non è come Pogacar, non gode dell’attenzione dei media quanto luianalizza Brian Holm. Sappiamo quanto sia importante per lui la sua famiglia e tre settimane sono un periodo lungo per stare lontano da sua moglie e dai suoi figli.” Non possiamo contraddirlo quando vediamo il corridore chiamare il suo compagno molto velocemente dopo ogni tappa del Tour o quando lo vediamo molto colpito da un attentato ad Annecy, dove trascorre molto tempo con i suoi cari. Vingegaard non lo farà mai essere Pogacar e forse è meglio così. Lui è l’altra parte, quella necessaria per una rivalità che non vediamo l’ora di rivedere.

-

PREV un candidato a sorpresa si fa avanti per sostituire Sergio Pérez
NEXT Formula E. Jean-Eric Vergne conta sulla sua nuova vettura per vincere il terzo titolo FE