Formula 1 | Ferrari: Austin sarà ‘un test’ per gli sviluppi recenti

-

Frédéric Vasseur ha avvertito che il Gran Premio degli Stati Uniti sarà un test per la Ferrari, durante il quale la Scuderia potrà verificare se la sua SF-24 ha un buon equilibrio tra i diversi tipi di curve.

“Austin segna l’inizio di un finale di stagione molto impegnativo, con sei gare nell’arco di otto settimane, divise in due triplette. Da Singapore abbiamo lavorato duro e le curve ad alta velocità di questo circuito saranno un test utile per gli sviluppi che abbiamo introdotto nelle gare precedenti.” nota Vasseur.

“Come sempre durante un weekend Sprint, assume maggiore importanza il lavoro svolto in fabbrica prima dell’evento, con una sola ora di prove libere prima di entrare subito nella parte competitiva dell’evento, con le qualifiche per la 100 chilometri di sabato .”

“Charles, Carlos e l’intero team sono ben preparati ed entusiasti di tornare a correre, come sempre, cercando di ottenere il massimo rendimento dal nostro gruppo. Dobbiamo essere al massimo, perché i leader delle squadre sono molto equilibrati e c’è ancora tutto da giocarsi in campionato.”

Equilibrio e degrado nel programma

Carlos Galbally, direttore della dinamica veicolo della Scuderia, conferma che il Circuit of the Americas è una pista difficile per le vetture e per gli pneumatici. L’obiettivo della squadra sarà trovare un buon equilibrio tra curve veloci e lente.

“Il COTA è uno dei circuiti più energici della stagione, con una divisione abbastanza uniforme tra sinistra e destra e tra anteriore e posteriore grazie alle sue curve lunghe, ai frequenti cambi di direzione e ad un assortimento di curve ad alta e bassa velocità.”

“Di conseguenza, entrambi i set di ruote sono fortemente sollecitati ed è importante avere un’auto ben bilanciata, in particolare quando si tratta di migliorare l’equilibrio tra velocità basse e alte”.

Nonostante la riasfaltatura, Austin resterà una sfida per gli pneumatici: “A causa dell’elevata domanda di energia e della scelta degli pneumatici, si tratta di trovare l’equilibrio tra un buon riscaldamento per il primo settore senza rimanere senza pneumatici nel terzo settore”.

“D’altra parte, per le corse, le esse ad alta velocità del primo settore offrono un’opportunità unica per gestire le gomme e limitare l’energia sacrificando un po’ di tempo sul giro per ridurre al minimo il tempo totale di gara.”

Galbally spiega anche le sfide del formato Sprint: “Il formato Sprint offre sfide uniche per gli ingegneri, tanto che invece del solito venerdì, in cui ci si concentra sui run brevi e lunghi, la FP1 si concentra maggiormente sulla sessione di qualifiche Sprint che segue immediatamente.”

“Allo stesso tempo, a causa dei tempi di test ridotti, è ancora più importante del solito disporre di strumenti di simulazione correttamente correlati per poter essere operativi senza dover apportare troppe modifiche alla configurazione della vettura.”


-

PREV Verstappen ha altre “preoccupazioni” oltre a pensare alle sue opzioni per il 2026
NEXT il figlio della leggenda Paolo Maldini ha fatto il suo debutto per l’Italia