Top 14 – Aviron Bayonnais – Znoeta, scommessa a doppio taglio

Top 14 – Aviron Bayonnais – Znoeta, scommessa a doppio taglio
Top 14 – Aviron Bayonnais – Znoeta, scommessa a doppio taglio
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Una maledizioneQuella che doveva sembrare una celebrazione risuona oggi nella testa dei tifosi come il cimitero delle ambizioni di Bayonne nella Top 14. Sono trascorse due stagioni da quando i leader baschi hanno deciso questo trasferimento spagnolo, 60 chilometri a sud-ovest di Bayonne. , nello stadio della Real Sociedad (40.000 posti) con una capienza tre volte superiore a quella del Jean-Dauger (13.500 posti), il loro stadio preferito quasi inespugnabile.

Problema: il Rowing perde ogni volta – nel marzo 2023 contro il Pau (20-30) poi nel marzo 2024 contro il Tolone (10-39) – di cui i suoi sostenitori godono sempre meno. “Queste due sconfitte hanno avuto gravi conseguenze, peste Sébastien Vergez, presidente della Peña Baiona, una delle tre tifoserie del club. Sono arrivati ​​in un momento in cui avremmo potuto entrare nella top 6“.

I primi 6 o 8 è proprio l’argomentazione avanzata dal presidente del club Philippe Tayeb per giustificare questi passaggi dall’altra parte del confine. “La gente deve capire che se andiamo ad Anoeta non è per dar loro fastidioinsiste il direttore. Si tratta di generare risorse aggiuntive e avere un’economia che ci permetta di svolgere un ruolo un po’ più protagonista“.

Lo stadio Anoeta di notte.

Credito: Getty Images

Punto di pareggio a 20.000 posti

Nel 2023, l’accoglienza esaurita della Sezione Paloise aveva generato più di 800.000 euro di risorse, secondo diverse fonti interne al club che spiegano che “il punto di pareggio è intorno ai 20.000 biglietti vendutiSabato contro La Rochelle si raggiungerà nuovamente il traguardo (30.000 spettatori attesi) ma non tutti gli 11.000 iscritti al Canottaggio saranno presenti.

Giovedì sera erano più di 500 i biglietti disponibili nello scambio del club, che permette all’abbonato di rivendere il proprio posto se non vuole andare allo stadio. In questione, il costo del viaggio e i suoi effetti collaterali. “Consapevole dei sacrifici“, il manager Grégory Patat ritiene che “l’entusiasmo forse è minore perché siamo solo all’inizio del campionato” e che gli obiettivi prefissati vengano raggiunti quasi perfettamente “in casa”. Ma per questo occorrerà rompere l’incantesimo.

Gli antichi parlavano di questa famosa maledizione, sorride Joris Segonds, il mediano d’apertura disertore dello Stade Français per il quale sarà il primo all’Anoeta. Dobbiamo dimenticare il passato e pensare solo al nostro rugby. In casa è ancora una partita di rugby“. Una casa secondaria, quindi, redditizia per l’affitto, ma nella quale non ci si sente ancora del tutto a casa.

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