Dal folle ritorno ai Giochi di Parigi alla passione per il poker, i segreti di Maxime Pauty

Dal folle ritorno ai Giochi di Parigi alla passione per il poker, i segreti di Maxime Pauty
Dal folle ritorno ai Giochi di Parigi alla passione per il poker, i segreti di Maxime Pauty
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COLLOQUIO – Medaglia di bronzo a squadre quest’estate, il fioretto francese si è preso il tempo di parlare con Le Figaro dei suoi giorni post-olimpici.

Rafael Nadal, Neymar, Gaël Monfils… Non mancano gli esempi di grandi atleti che si divertono regolarmente a giocare a poker. All’inizio di ottobre, lo schermidore Maxime Pauty (31 anni) è stato invitato da PokerStars a partecipare all’edizione delle France Poker Series che si è tenuta al Casino Grand Cercle di Aix-Les-Bains. Un modo per lui di atterrare dolcemente dopo un’estate olimpica folle, segnata da una medaglia di bronzo a squadre nel fioretto e da un’eliminazione ai quarti di finale individuali nonostante una leggendaria vittoria agli ottavi contro il numero 1 del mondo, Tommaso Marini. L’occasione, anche, per discutere con lui della sua esperienza al Grand Palais, dei fermenti interni alla sua disciplina e, quindi, della sua passione per i quadrati e le altre scale colore.

Maxime, che ricordo ti resta dei Giochi Olimpici di Parigi?
Maxime Pauti: Credo che la parte più forte rimanga la cerimonia di apertura che è stata davvero eccezionale. Questo è il mio momento…

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