Per protestare contro la corruzione dei loro leader, i Figiani hanno rischiato di perdere i quarti di finale della Coppa del Mondo del 2023

Per protestare contro la corruzione dei loro leader, i Figiani hanno rischiato di perdere i quarti di finale della Coppa del Mondo del 2023
Per protestare contro la corruzione dei loro leader, i Figiani hanno rischiato di perdere i quarti di finale della Coppa del Mondo del 2023
-

Waisea, ex centro dello Stade Français e del Tolone ora a Sale, ha rivelato nel Posta giornaliera il dietro le quinte ricco di eventi dei quarti di finale contro l’Inghilterra.

Flashback. Moribonda all’inizio dell’ultima Coppa del Mondo, l’Inghilterra è riuscita a ritrovare la forma per qualificarsi alla sesta semifinale della sua storia, dopo essersi presa una bella paura fino alla fine contro i coraggiosi figiani (30-24) allo Stade Vélodrome di Marsiglia. I giocatori del Pacifico sono riusciti a tornare in parità con il XV de la Rose (24-24) a dieci minuti dal fischio finale. Ma è stato alla fine il calcio del mediano d’apertura Owen Farrell, con un drop goal (72°), poi un ultimo rigore (77°), a mandare l’Inghilterra in semifinale, per affrontare il Sudafrica, futuro campione del mondo.

Ma non è stato tutto facile per le Fiji. In un’intervista al tabloid britannico Posta giornaliera il centro di tre quarti Waisea Nayacalevu, che ha giocato per lo Stade Français e il Toulon prima di tornare con i Sale Sharks, rivela che la sua squadra ha rischiato di non giocare questa partita a eliminazione. Il motivo? La presunta corruzione dei leader delle Fiji. “Non se ne è mai parlato pubblicamente, ma è giunto il momento che venga fuori.afferma Nayacalevu. Dobbiamo liberarci di questo virus che è sempre stato presente.”

Rappresento le Figi da oltre dieci anni e la situazione è sempre la stessa.

Waisea

E Waisea sbottò: “La corruzione è viva e vegeta nel delle Fiji. Abbiamo deciso di non giocare la partita contro l’Inghilterra, volevamo andarcene: “Se non paghi, nessuno andrà a giocare questo quarto di finale.”» Aggiungendo che i leader “ci hanno promesso cose che non abbiamo mai ottenuto. Ci hanno promesso un bonus.”

Un problema ricorrente, quello della corruzione, che dura da molti anni nel rugby delle Fiji, ma anche in diverse altre nazioni del Pacifico. “Rappresento le Figi da oltre dieci anni ed è sempre la stessa cosacontinua il centro di tre quarti che ha giocato per Parigi e Tolone. Non è la prima volta (che le cose accadano in questo modo, N.d.R.). I ragazzi vengono pagati a metà, o per niente per settimane. Noi siamo stati pagati il ​​giovedì prima della partita contro l’Inghilterra. Ovviamente, questo ha avuto un impatto sulla nostra preparazione.”

In una lunga dichiarazione pubblicata sul suo sito web, la Fiji Rugby Union ha risposto a queste accuse e ha affermato: “addolorato ma preoccupato per i commenti di Waisea. Ha sollevato questioni e mosso gravi accuse contro la squadra”, chiedendo al suo ex capitano di diventare capitano “fornire prove specifiche a sostegno delle sue accuse di corruzione contro la federazione”.

42.630 euro a giocatore per la Coppa del Mondo

A sua difesa, la Corte afferma che:“Dopo le negoziazioni, è stato concordato che ogni membro del team Flying Fijian (33 giocatori) avrebbe ricevuto un bonus alla firma di $ 30.000 e un’indennità di $ 500 al giorno dal 16 luglio al 15 ottobre 2023 (91 giorni).” Considerando i bonus, ciò equivaleva a 105.000 dollari a giocatore per tutta la durata della Coppa del Mondo, ovvero 42.630 euro.

Se le Figi fossero andate oltre nella competizione tenutasi in Francia, si sarebbero sbloccati altri bonus.Con il supporto del governo, all’epoca vennero offerti dei bonus: $ 30.000 per la vittoria nei quarti di finale, $ 40.000 per la vittoria in semifinale e $ 50.000 per la vittoria in finale. I bonus erano quindi basati sui risultati della squadra”, continua la Fiji Rugby Union.

-

NEXT De Zerbi prende una decisione inaspettata, dice tutto