Ancorata nel Périgord Noir, la serie, creata da Christopher Thompson (Bardot), segue le svolte dell’omonima saga letteraria, immaginata da Robert Merle. In questo caso: il primo volume dei suoi 13 romanzi. France Télévisions ha infatti scommesso sulla curiosità di circa sei milioni di lettori conquistati in tre decenni (dal 1977 al 2003) da questa storia ancorata ai tumulti del Rinascimento francese. Una saga storica i cui temi – guerre di religione e innumerevoli litigi per la successione – sembrano senza tempo.
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Una narrazione decisamente tradizionale
Nonostante un bel cast – Nicolas Duvauchelle, Guillaume Gouix, Lucie Debay, Gregory Fitoussi, Blandine Bellavoir – la serie fatica a imporre il respiro epico della sua storia. Al di là delle scene e dei costumi curati, questa serie rimane estremamente classica e rigida nella sua narrazione, fedele alla grande tradizione delle soap opera storiche francesi. Un genere che ha anche i suoi estimatori.
Girata in Dordogna, negli ambienti di tre castelli – Fénélon, Beynac e Biron – la saga storica privilegia la lingua dell’epoca, accuratamente trascritta dall’autore francese, anche se alcuni storici appaiono divisi sulla fedeltà di questa saga alla realtà. Il suo ritmo lento e i suoi personaggi secondari privi, inizialmente, di carisma o di profondità, richiedono che si tenga duro, soprattutto durante i primi due episodi, per assaporare il sale di questa storia storica. D’altro canto, le performance di Nicolas Duvauchelle e Guillaume Gouix sono state giustamente elogiate durante il TV Fiction Festival di La Rochelle.
Dopo essere stati trasmessi su France Télévisions, i primi tre episodi della serie sono disponibili da questo mercoledì su HBO Max. I prossimi tre verranno rivelati nelle prossime settimane…
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