CRITICA – Su una piccola isola della Croazia si scatena un vento di follia dopo un omicidio. Per il peggio e per ridere.
Negli ultimi anni abbiamo potuto scoprire numerosi nuovi talenti letterari dell’ex Jugoslavia. Pensiamo, ad esempio, al divertente primo romanzo della serba bosniaca Sladjana Nina Perkovic, Nel fossopubblicato nel 2024, così come gli straordinari romanzi noir della croata Jurica Pavicic o le folli commedie del suo connazionale Ante Tomic. È proprio tra intrigo criminale e burlesque che si colloca il primo romanzo tradotto in Francia da Zoran Feric, anche lui croato.
Sulla piccola isola di Rab, nell’arcipelago del Quarnero nell’Adriatico, poco dopo la sepoltura di una bambina morta di leucemia, viene scoperto il cadavere di una prostituta transessuale. Soprannominata la “Piccola fiammiferaia” a causa delle malattie veneree che trasmetteva, Marillena è stata assassinata e le indagini si snoderanno attraverso vicende che uniscono lo strano e il delirante.
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