L’anno scorso fece impazzire i milanesi. Scommettiamo che a Parigi la fila sarà lunga quanto lo strascico di una sposa per ammirarla in pochi 300 creazioni unichesvelato in questa eccezionale retrospettiva appena inaugurata al Gran Palazzo. Vestire Madonna, Beyoncé o i calciatori del Milan, Dolce & Gabbana – che ha lanciato la sua prima collezione ready-to-wear nel 1985 e quella di haute couture nel 2012 – è un uccello raro. In patria, in Francia, e anche semplicemente fuori dall’Italia, la maison del lusso non ha mai organizzato una sfilata. Ciò significa che l’opportunità di vederli vestices gioielli e questi accessori è prezioso!
Il punto è cucito a mano. Sotto il titolo di “Dal cuore alla mano”il curatore e storico della moda Firenze Müller ho immaginato una sorta di teatro incantevole, dove si passa da una sequenza all’altra passando attraverso pesanti sipari.
Abiti ispirati ai maestri del Rinascimento
Tra il battito di un cuore e la musica da sala, la vertigine scenografia ultra instagrammabilegiocando con gli specchi e mappatura videosottolinea il profondo attaccamento di Domenico Dolce e Stefano Gabbana a Il saper fare italiano e le loro molteplici fonti di ispirazione.
In ogni stanza, il viaggio nella storia dell’arte è sempre più sontuoso. Dopo una vistosa dimostrazione dell’eccellenza del fatto a mano (“fatto a mano”) italiano, da Napoli a Siracusa, passando per la Puglia, la seconda sala del percorso trasporta i visitatori nel Rinascimento italianorendendo omaggio all’architettura di Palazzo Farnese. Da una creazione all’altra delle collezioni “Alta Moda”, “Alta Sartoria” e “Alta Gioielleria”, sfilano le tavolozze dei maestri: Sandro Botticelli, Leonardo da Vinci, RaffaelloTitian, Caravaggio, Piero della Francesca or Giorgione…
Immersione nell’atelier Dolce&Gabbana
Cambio di scenario con il Tradizioni siciliane : progettata dal pavimento al soffitto da artigiani isolani, la camera esuberante e colorata [ill. ci-dessus]in cui un carro siciliano siede tra abiti di piume e ampie gonne di crinolina, è un’opera a sé. Altrettanto sorprendente, con i suoi stucchi e bassorilievi, è la sequenza che celebra il “barocco bianco”, dove un abito da sposa scolpito con putti.
Di devozione [ill. en Une]che trascende la ricerca dell’eccellenza di Dolce & Gabbana, a grandi opere leggendarie (La Traviata, Aida, Rigoletto, Tosca…), IL influenze sono tanto vari quanto ricchi. Passiamo davanti all’evocazione del Tempio della Concordia di Agrigento, capolavoro dell’arte ellenistica, le cui colonne doriche dominano la collezione autunno-inverno 2019-2020 intrisa di miti d’antiquariatoprima di meravigliarsi del Mosaici bizantinicome vediamo nel duomo di Monreale, in Sicilia, o nella Basilica di San Marco a Venezia. Al piano superiore, rimaniamo stupiti nello scoprire a laboratorio ricostituito con le vere sarte Dolce & Gabbana in azione!
Incontro tra moda, arte e tradizioni
Il cinema ha impresso anche la retina di Domenico e Stefano, in particolare Il ghepardo di Luchino Visconti (1963), tratto dall’omonimo romanzo ambientato in Sicilia, opera cult a cui è dedicata un’intera sala. Nei suoi specchi unidirezionali non vediamo noi stessi, ci lasciamo proiettare nell’ famosa scena del ballo dove Burt Lancaster fa valzer Claudia Cardinale sotto lo sguardo limpido di Alain Delon.
Con gli occhi ancora appannati lasciamo Palermo a Milano. È un sublime abito in pizzo macramè dorato che conclude l’esposizione in un’evocazione della cupola del Galleria Vittorio Emanuele IIsintesi tra architettura e moda. A meno che non preferiamo il grande tradizione muraneseIsola veneziana dove la lavorazione del vetro risale al XIII secoloe secolo, e materiale fantastico da sognare per Dolce & Gabbana con i suoi abiti scintillanti di ricami di cristalli… Che luminoso colpo di brillantezza!
Dal cuore alle mani: Dolce&Gabbana
Dal 10 gennaio 2025 al 31 marzo 2025
paris.dolcegabbanaexhibition.com
Grand Palais • 3 Avenue du Général Eisenhower • 75008 Parigi
www.grandpalais.fr
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