Le avventure dell’adolescente sarcastico che ha affascinato la generazione di MTV stanno finalmente facendo il loro ritorno su una piattaforma gratuita. Le prime due stagioni della serie animata americana sono disponibili su France.tv, ma solo in VF.
Di Pierre Langlais
Pubblicato il 13 gennaio 2025 alle 16:04
lGli under 40 probabilmente non hanno mai sentito parlare di Daria Morgendorffer, (anti)eroina del Daria, commedia d’animazione trasmessa tra il 1997 e il 2002 su MTV negli Stati Uniti, Canal+ in Francia… e da allora scomparsa. Una nuova generazione ha ora l’opportunità di scoprire questa teenager americana dai grandi occhiali, infastidita da tutto: dalla sua famiglia, dai suoi compagni di classe e dal mondo in generale… Un personaggio esilarante, punk e pop, cult per chi ha vissuto “la grande era di MTV”. ” e provocatori Beavis e Butt-Head, non Daria è uno spin-off. Le sue prime due stagioni sono ora disponibili gratuitamente su France.tv., ma solo in VF. Ecco cinque motivi per (ri)scoprire questa serie – che può essere vista anche integralmente, sempre gratuitamente e in VF, sulla piattaforma Pluto TV.
Un felice sconvolgimento dell’adolescenza
Daria non ha lo stile e non le importa. Mal vestita, con i capelli orribili, nascosta dietro occhiali oversize, è un’adolescente emarginata, tutt’altro che popolare – nerd, in un certo senso. Lancia uno sguardo sgomento ed esilarante ai suoi compagni del liceo, una bella collezione di stereotipi: l’atleta, la cheerleader, la ragazza popolare, il bel ragazzo bruno… Lanciato nell’epoca d’oro dei “teen drama”, Daria rompe i codici del genere adottando il punto di vista della sua eroina e della sua migliore amica, Jane, un’artista. Il titolo dei titoli di coda dice molto del suo lato gioiosamente scontroso: Mi stai sul collo (“stai incasinando il mio sistema”).
Una commedia che aveva già capito tutto
Nata su un canale saturo di programmi volgari che glorificano le femminucce, Daria è un’eroina femminista, cugina comica di Buffy, apparsa la stessa settimana di marzo 1997. Brillante, indipendente, allergica alle ingiunzioni sociali, si rifiuta di sorridere. “ È la perfetta anti-Barbie », scriveva di lei su New York Times. Daria è una satira sociale talvolta omicida e decisamente moderna: tra i Morgendorffer è la madre ad essere maniaca del lavoro. Il discorso di laurea di Daria, che chiude la serie, risuona moltissimo con i nostri tempi: “Difendi sempre le tue convinzioni, a meno che la logica e l’esperienza non dimostrino che hai torto. Ricorda che la verità e le bugie non sono la stessa cosa. »
Una bellissima raccolta di nevrosi
Daria può essere un’adolescente, ma i suoi pensieri, la sua intelligenza, la crudele finezza della sua visione del mondo sono degni di un’adulta. Ma i suoi sentimenti sono quelli di un’adolescente sopraffatta dal mondo che sta emergendo davanti ai suoi occhi – un “mondo triste e tragico”, come il titolo del suo programma televisivo preferito. Intorno a lei c’è un insieme di nevrosi contorte: suo padre scoppia in lacrime alla minima occasione, sua madre è egocentrica, sua sorella Quinn è ossessionata dalla sua popolarità. Quanto ai suoi insegnanti, sovraeccitati o nevrastenici, hanno davvero bisogno di terapia. Campione delle battute impassibili, Daria è più vicino all’umorismo assurdo e intellettuale di Seinfeld di quello, parodico e gag, di Simpson.
Leggi anche:
Da “Seinfeld” a “Funny”, la nostra top 5 delle migliori serie di cabaret
Una capsula del tempo
Per i quarantenni, rivedere Daria è un’esperienza nostalgica. Un ritorno a una forma di animazione esteticamente minimalista in cui tutto si svolge nella scrittura: l’era del Parco Sud. È una serie molto in linea con il suo tempo, attraverso l’aspetto dei suoi personaggi, i loro riferimenti, la cultura indie rock che permea ogni episodio. Ma la nuova generazione non andrà perduta: il cinismo di Daria e il suo modo di infastidirsi di fronte a tutto – soprattutto agli adulti – non è invecchiato neanche un po’. E, se è cresciuta ben prima dei social network, le sfide della sua vita quotidiana sono infatti senza tempo: essere popolare, vestirsi adeguatamente, piacere… o mandare via tutto.
Una serie pop (all’epoca)
Se amassimo così tanto Daria, era anche per la sua colonna sonora. Trasmessa su MTV, il canale di video musicali, la serie è piena di successi rock, grunge, pop… Solo nei primi due episodi, sentiamo Fiona Apple, Offspring, Hole, Iggy Pop, PJ Harvey, the Cardigans, Korn… O meglio abbiamo sentito: è proprio per questioni di diritti musicali che Daria è rimasto invisibile per così tanto tempo, anche su DVD. Il suo ritorno è purtroppo accompagnato da un’accurata pulizia della sua colonna sonora. Gli episodi sono scanditi solo da musica generica, nello spirito rock dell’epoca, ma siamo lontani dal piacere di risentire il suono degli anni Novanta…
R Dariastagioni 1 e 2, serie animata creata da Glenn Eichler e Susie Lewis Lynn (26 x 20 minuti, USA, 1997-1998). Disponibile su France.tv.
Related News :