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“Da allora, il telefono non ha smesso di squillare”: all’8° posto nella Top100 di The Fork, il ristorante libanese Le Cèdre fa tutto esaurito a Nizza

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È una grande ricompensa per Jean Haidar. Un riconoscimento che non si aspettava. “L’anno scorso eravamo negli anni ’90ricorda lo chef del ristorante libanese Le Cèdre, in Boulevard Risso a Nizza. Non pensavo che saremmo saliti così tanto in classifica.”

Tra i 100 migliori indirizzi dell’anno 2024 in Francia, Le Cèdre occupa l’ottavo posto, subito dopo Marsan di Hélène Darroze a Parigi. “Lei non deve nemmeno sapere chi siamo, fa divertire Jean Haidar. È una bella sorpresa! Abbiamo comunque ottenuto un punteggio di 9,7 su 10.”

Su Tripadvisor, la struttura si colloca al 14° posto su 2.014 ristoranti di Nizza. “Da quando la classifica di The Fork è crollata, il telefono non ha smesso di squillare, confida. Ho anche chiuso l’app perché non riuscivo a tenere traccia delle prenotazioni.”

“Offri qualcosa che cambia dal classico libanese”

Jean Haidar e la sua famiglia sono arrivati ​​in Francia nel 1990. Hanno iniziato in Alsazia prima di arrivare a Nizza nel 2018. Un cambio di vita per l’uomo che gestiva un ristorante a Strasburgo da 17 anni.

“Siamo venuti a trascorrere una settimana di vacanza in aprile, dice. Ed è stato allora che io e mia moglie abbiamo deciso di venire a stabilirci qui.”

Poi, in meno di tre mesi, hanno venduto il loro ristorante e sono arrivati ​​a Nizza.

Jean ha anche colto l’occasione per dare al suo locale il nome che non aveva potuto dare al precedente perché già occupato. Il cedro, simbolo del Libano, diventa poi quello della sua nuova vita a Nizza.

“Volevamo stabilirci fuori dal centro città e lavorare per piacere, spiega Jean Haidar. L’idea era quella di proporre qualcosa di diverso dal classico ristorante libanese.”

Definisce la sua cucina come “sofisticato e rivisitato [sa] modo”.

Ci sono due menu tra cui scegliere nel menu. Il classico (33,50 euro), di tre portate, mette in risalto le specialità libanesi per puristi: falafel, ciambelle, hummus, caviale di melanzane… Il gourmand (39,50 euro) è composto da quattro portate ed è preparato secondo i desideri dello chef. I piatti si evolvono e cambiano regolarmente.

Il piccolo preferito di Jean: la brezza di cedro. “È un dessert composto da una crema al pistacchio con un mix di frutti rossi, lamponi e limone”, spiega lo chef “Bisogna mangiarlo tutto d’un boccone per sentirne tutti i sapori allo stesso tempo”.

“Siamo semplici e professionali”

Ma Le Cèdre è anche e soprattutto una storia di famiglia. Anthony, il figlio di Jean, lo raggiunge dietro i fornelli. “Siamo entrambi in cucina a pranzo per tutte le preparazioni e la sera vado in sala per il servizio”, spiega Jean “Questo mi permette di avere tempo libero per sviluppare nuove ricette”.

Al loro fianco troviamo Nadir l’aiuto cucina ma anche Linda e Maria in sala.

Se Jean Haidar è al settimo cielo, ha i piedi ben piantati a terra. Esprime anche un po’ di preoccupazione per il fatto di appartenere ai vertici della gastronomia: “Non vorrei che questa classifica desse alla gente l’impressione che siamo un palazzo. Siamo semplici e professionali. La nostra cucina è meticolosa ma non siamo un ristorante stellato Michelin.”

Modesto, è anche altruista e molto investito nell’associazione Mon Liban Azur con la quale ha già partecipato più volte ad operazioni di aiuto umanitario per il Libano. A fine 2024 il ristorante è tornato ad operare organizzando due cene solidali.


Scopri di più: 4 boulevard Risso. Aperto tutte le sere dalle 19:00 alle 22:30, tranne la domenica. 04.93.26.75.50.

Altri tre ristoranti di Nizza si classificano: La Cantine de Mémé (19°), L’Antidote (27°) e Maison Joia (34°).

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