Il ritorno di Vanessa Springora dopo “Le Consentement”, uno degli shock letterari di inizio 2025, il fenomeno horror femminista spagnolo o anche la nuova Lola Lafon… Ecco gli 8 libri che accompagneranno il nostro inizio anno.
1. Cognome di Vanessa Springora
Il primo libro di Vanessa Springora, Consenso, è stato un tale shock, un tale evento, un testo così abbagliante che ci siamo chiesti se ne sarebbero seguiti altri. Dopo questo testo definitivo, in quale direzione potrebbe scegliere di andare? Esattamente cinque anni dopo, ritorna con Cognome, un libro che potrebbe sorprenderci – ci immerge nella Seconda Guerra Mondiale – ma che indica una reale coerenza nell’approccio letterario di Springora.
Leggi l’articolo di Nelly Kaprièlian
Cognome di Vanessa Springora (Grasset), 400 pag., 22 €. Nelle librerie dal 2 gennaio.
2. Ospitalità al demone di Constantin Alexandrakis
Ospitalità al demone, seconda storia di Constantin Alexandrakis dopo Nato due volte (Verticales 2017) è uno degli shock letterari dell’inizio dell’anno 2025. Un padre, chiamato “Il Padre” che poco dopo la nascita di sua figlia è invaso dai ricordi di una violenza sessuale subita durante l’infanzia e che teme di riprodurlo. Questa è una delle prime volte, a nostra conoscenza, che un uomo parla delle devastazioni della criminalità infantile e, così facendo, racconta la sua storia. Come in tigre triste di Neige Sinno che prefa Ospitalità al demonela testimonianza romanzata, tra umorismo e incubo “gotico”, assume una portata letteraria che la esalta
Incontro con Constantin Alexandrakis, sensazione della stagione letteraria 2025
Ospitalità al demone di Constantin Alexandrakis (Verticali), 240 pag., €20. Nelle librerie dal 9 gennaio.
3. Non era mai troppo tardi di Lola Laphon
“Quanto è inquietante quest’epoca in cui dovremmo farci prendere dal panico per tutto, ma preoccuparci di nulla”, scrive Lola Lafon in quello che non è né un diario di bordo, né un diario, e nemmeno un quaderno, ma un po’ di tutto questo allo stesso tempo. Diciamo che Lola Lafon inventa un genere inclassificabile per tastare il polso di un’epoca. Cosa dicono i nostri sentimenti al riguardo, come possiamo esprimere, pensare, trasmettere, cosa vuol dire essere immersi nel bagno politico e ideologico di oggi, nella vita di adesso? Come possiamo cogliere le conseguenze del nostro confronto con la realtà?
Leggi l’articolo di Nelly Kaprièlian
Non era mai troppo tardi di Lola Lafon (Stock), 150 p., 18,50 €. Nelle librerie dall’8 gennaio.
4. La figura di Bertrand Belin
Ciò che colpisce, quando ci addentriamo in questo nuovo testo di Bertand Belin, è la sua frase rabbiosa. Un impressionante torrente di parole scuote ogni cosa sul suo cammino e lascia intravedere a poco a poco ciò che è all’origine di questo libro, e senza dubbio di tutta la sua opera: lo sgomento di un ragazzino di fronte agli scoppi di violenza del padre. . Perché l’autore ci propone qui un manuale di sopravvivenza in territorio ostile. “Ho imparato a mie spese che il minimo rumore di nulla, come il respiro sentito attraverso una porta, può far impazzire di rabbia il capofamiglia al punto che ti afferra e ti scaglia contro i muri come un panno bagnato. “
Leggi l’articolo di Sylvie Tanette
La figura di Bertrand Belin (POL), 280 pag., 19 €. Nelle librerie dal 2 gennaio.
5. Le terre selvagge Lauren Groff
La luna è nascosta dalle nuvole e una giovane ragazza con un cappuccio e un paio di robusti stivali sta scappando. Parla da sola e si dà coraggio. È con questo dipinto, che sembra uscito da una fiaba, che si apre l’autrice americana Lauren Groff Le terre selvagge, romanzo in cui affronta per la seconda volta il genere del romanzo storico.
Leggi la recensione di Pauline Le Gall
Le terre selvagge di Lauren Groff (Éditions de l’Olivier/“Foreign Literature”), traduzione dall’inglese (Stati Uniti) di Carine Chichereau, 272 p., 23.5 €. Nelle librerie dal 3 gennaio.
6. Un magnifico perdente di Florence Seyvos
Da ApparizioniPremio Goncourt per il primo romanzo nel 1995, Florence Seyvos sa ritrarre il disagio, le situazioni travagliate, l’angoscia dell’infanzia e dell’adolescenza. Qui Anna vive in un’insicurezza diffusa e permanente, è spesso più lucida della madre ma dipende dagli adulti e da ciò che essi impongono. Si ritrova coinvolta in una vita quotidiana complessa, segnata dall’imprevedibilità del suocero.
Leggi la recensione di Sylvie Tanette
Un magnifico perdente di Florence Seyvos, (Éditions de l’Olivier), 144 pag., € 19,50.
7. Migliaia di cerchi nell’acqua Ovviamente
Da anni, accanto alle traduzioni di autori americani, Claro porta avanti un lavoro di scrittura unico in cui condivide le sue passioni letterarie, il suo sgomento, la storia della sua famiglia, come tanti tasselli collegati della sua vita. tra loro. Quindi con questo nuovo testo, né autobiografia né saggio, ma piuttosto un viaggio all’interno del cervello del suo scrittore. “Poiché alle materie del passato che restano in me non ho altro da offrire che cure violente ma necessarie, sono costretto a persistere su distese di carta sempre più strane”.
Leggi l’articolo di Sylvie Tanette
Migliaia di cerchi nell’acqua di Claro (Actes Sud), 176 p., 19 €. Nelle librerie dal 2 gennaio.
8. Tarlo di Layla Martinez
In questo inquietante primo romanzo, Layla Martínez alterna i monologhi interiori di questi due personaggi e ripercorre la storia di quattro generazioni di donne e della famiglia ricca e violenta per la quale hanno a loro volta lavorato. Ciò che inizia come una variazione sul tema della casa stregata si trasforma rapidamente in un romanzo femminista arrabbiato sui traumi di un paese – i ricchi cenano volentieri con Franco – e sulle disuguaglianze sociali che continuano a prosperare in un’Europa capitalista.
Tarlo di Layla Martínez (Seuil/“Cadre vert”), traduzione dallo spagnolo di Isabelle Gugnon, 160 p., 18.50 €. Nelle librerie dal 3 gennaio.
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