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Le note jazz dell'albero di argan

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Con una decina di concerti, 3 jam session dopo la mezzanotte e 2 forum in stile souirie al mattino, questa annata 2024, firmata dal maestro Majid Bekkas, direttore di “Jazz under the argan tree”, ci porterà in un viaggio in Africa, Europa , Marocco, Asia e fino all'Australia. Nel corso di questi 3 giorni e serate contrassegnati dal sigillo di eccezione ed eccellenza, Essaouira accoglierà, tra le altre guest star, Cheick Tidiane Seck, una delle più grandi figure della musica maliana.

Compagno di viaggio di Hank Jones, Salif Keita e Wayne Shorter, nominato 4 volte ai Grammy Awards e improvvisatore eccezionale, Cheikh continuerà a Essaouira a nutrire il jazz e il blues con i suoi insostituibili rigori Mandingo. Prima di lui, attorno al grande chitarrista Nguyen Lee, il trio “Saiyuki” ci offrirà una “cronaca del viaggio verso ovest”, ascoltando un jazz sottile e ispirato. L'Asia orientale scambia con l'Occidente, e il Giappone, interpretato dalla magnifica Mieko Miyazaki al koto, flirta con l'India del virtuoso Prabhu Edouard alle tablas. Questo concerto del trio Saiyuki, senza precedenti sotto ogni aspetto, offrirà a Essaouira un oltre-Asia dove il virtuosismo supera i confini musicali.

Altro momento clou di questa edizione: il concerto di Jullian Belbachir, batterista australiano-marocchino convertito al liuto ngoni, strumento cugino della kora maliana. Jullian si innamorò di Essaouira, dove si stabilì, rispecchiando ed echeggiando i groove Gnawa associati a reminiscenze brasiliane e cubane e una buona dose di archi Mandinka.

Omaggio a Randy Weston

Altre rivelazioni di questa edizione: il “Jazzin Trio” con Abdel Wahab al pianoforte, Luis Chico Salto al contrabbasso e Robin des Bois alla batteria per una commistione tra Jazz classico e Jazz fusion più contemporanea. Mentre Aly Keita, maestro del balafon, lo xilofono africano che porta la fiaccola dell'afro-jazz più sottile, rivisiterà i brani più emblematici della sua carriera insieme a Pharoah Sanders o Omar Sosa.

Più vicino a noi, il liutista Alaa Zouiten, con sede a Berlino, ha sempre sognato di riunire la musica delle sue radici marocchino-andaluse con quelle del puro flamenco. A Essaouira sarà accompagnato da Naoufal Montasserre alla chitarra e Antonio Moreno al cajon. Dulcis in fundo, e senza dimenticare le jam session dopo mezzanotte, diverse da tutte le altre, questa straordinaria edizione si chiuderà in apoteosi con un omaggio al pianista afroamericano Randy Weston.

Un tributo che sarà orchestrato dal Grand Baobab della musica maliana, Cheick Tidiane Seck, con intorno i migliori amici musicisti per celebrare l'icona del Jazz che ha dato di più alle radici africane del Jazz e alla centralità della tradizione e del repertorio Gnaoui in questo affonda le sue radici nella sua casa a Essaouira.

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