Il furto dello sciroppo d'acero, che ha fatto notizia a partire dall'estate del 2012, ha lasciato il segno in molte menti. In Quebec, ovviamente, ma anche nel resto del Canada e negli Stati Uniti, dove la natura insolita del delitto ha destato curiosità.
E c'è una ragione: parliamo pur sempre di sciroppo d'acero, e non di lingotti d'oro, il che dà subito un tocco folcloristico alla vicenda. Anche l'entità del furto: 18 milioni, non è niente. E infine il numero degli imputati: 26 persone sfileranno davanti al tribunale durante un lungo procedimento giudiziario, compreso un processo con giuria.
Ricordiamo che il sotterfugio consisteva nel prelevare barili di sciroppo d'acero dal magazzino, per poi sostituirli con acqua all'interno.
“In 16 anni trascorsi nel Major Crimes Bureau, ho realizzato dossier, molti dei quali hanno avuto un impatto sulla mia carriera. Ma questo è il numero uno. “Tutti lo guardavano ammiccando, sciroppo d'acero… ma è un crimine, c'è gente a cui hanno subito un torto di 18 milioni di dollari.”
— Luc Briand, investigatore in pensione della Sûreté du Québec
Questo ex agente di polizia, nonché il pubblico ministero Julien Beauchamp-Laliberté, l'ex presidente della Federazione dei produttori di acero Serge Beaulieu e l'ex giornalista Yves Charlebois raccontano ciò che per loro è stato più sorprendente in questa storia.
Da vedere lunedì: la terza capsule incentrata sulla serie stessa, con la partecipazione dell'attore Guillaume Cyr.
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