La mediateca vi invita a scoprire “Parole e Immagini” per tutto il mese di dicembre. Frutto di una collaborazione tra la Biblioteca dipartimentale d'arte del collegio Jean Jaurès di Albi, la mediateca dipartimentale del Tarn e il centro d'arte contemporanea Le Lait, questa mostra riunisce le creazioni di diversi artisti per i quali la scrittura gioca un ruolo centrale nella loro approccio artistico. Questi artisti sono Ben Vautier, Joël Ducorroy, Philippe Mayaux, Martine Aballea, César, Sabine-Anne Deshais, Barbara Kruger e François Bouillon. La mostra vi invita a scoprire una selezione di stampe, ovvero stampe in più esemplari con tecniche diverse (serigrafia, litografia, incisioni, ecc.) provenienti dalla biblioteca d'arte. Ogni artista ha il suo rapporto con le parole e le immagini. Per Ben Vautier la parola, gesto artistico vero e proprio, diventa talvolta l'unico soggetto dell'immagine. Quanto all'approccio di Joël Ducorroy, esso trova la sua unica origine nella parola: gli oggetti oi personaggi sono rappresentati dalle parole che li designano, incise sulle targhe. Con Martine Aballéa, le parole introducono la finzione, spesso inquietante.
La pittura falsamente kitsch di Phillipe Mayaux tende spesso all'arte del segno, mentre quella di César, soprattutto scultore, comprime le lettere per farne una pietra da pavimentazione, come molti oggetti prima di loro negli anni Sessanta. Come un'enigmatica cartolina, l'opera di Sabine-Anne Deshais è un racconto di viaggio tanto quanto una confessione intima.
Mostra disponibile fino alla fine del mese. Tutto il pubblico. Gratuito.
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