Il 14 dicembre 2004, l’Isola della Riunione perde uno dei suoi migliori ambasciatori con Granmoun Lélé. In occasione del ventesimo anniversario della sua morte, 150 artisti hanno reso omaggio a questa figura emblematica del maloya, nella sala che porta il suo nome a Saint-Benoît.
Nella sala del conservatorio che porta il suo nome a Saint-Benoît, Granmoun Lélé ha emozionato ancora una volta il pubblico sabato 14 dicembre, in occasione dell’omaggio resogli in occasione del 20° anniversario della sua morte.
Dal paradiso dei Maloyèr, l’artista benedettino poteva sicuramente constatare con soddisfazione che la successione era assicurata, a cominciare dai propri figli, molti dei quali già giocavano nel suo gruppo. Sua figlia Marie-Claude, o suo figlio Tinom, ad esempio, hanno preso la fiaccola e hanno convocato questa celebrazione commemorativa.
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Il vecchio Lélé: non perderemo soldi per uno zarbutan maloya
Molti gruppi e artisti, 150 cantanti, ballerini e musicisti, sono saliti sul palco: gli essenziali, come Simangavole, Lindigo, Gilbert Pounia o Danyel Waro, e altri artisti della Reunion come il coro Ker Fanm o i Maloya Kids.
“Il gruppo Granmoun prima si chiamava troupe Lélé” racconta Tinom. “Quando è nata la sua band, era il 1977, l’anno in cui sono nato, penso che mi scorra nelle vene e non riesco a fermarmi” spiega questo degno erede, che coglie l’occasione per condividere alcuni aneddoti su suo padre, e sul ruolo primordiale dell’ombra svolto da sua madre.
Ascolta Tinom Lélé su Réunion la 1ère:
Artista di punta della musica Reunion con il suo gruppo Ziskakan, Gilbert Pounia ricorda anche di essere rimasto stupito dall’incredibile musicalità di Granmoun, capace di lanciare un maloya con qualsiasi oggetto gli capitasse a portata di mano.
Ascolta Gilbert Pounia alla Réunion La 1ère:
Era presente anche il produttore di quattro album dei Granmoun Lélé, Christian Mousset. Ricorda come Granmoun Lélé contribuì a far conoscere la maloya ai quattro angoli del pianeta.
“Non ho mai visto un brutto concerto di Granmoun. Appiccava fuoco ovunque!”,
Christian Mousset, produttore di Granmoun Lélé
“È andato ovunque. In tutta Europa prima, in Brasile, Giappone, Canada, Stati Uniti, ha girato l’Africa e l’India! Ogni volta che andava a segno, lanciava il proiettile. Ogni volta non ho mai visto un brutto concerto dei Granmoun. Appiccava fuochi ovunque!”
E vent’anni dopo, la sua fiamma arde ancora…
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