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Nuovo set, nuovi allenatori: “The Voice” vuole rinnovarsi

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Zaz e Patricia Kaas nuovi coach, un nuovo set più “coinvolgente”, voci più “liriche”: il reality La Vocetrasmesso su TF1, è in cerca di rinnovamento per la sua tredicesima stagione.

“Quest’anno, La Voce sta facendo la sua rivoluzione”, ha elogiato mercoledì Rémi Faure, direttore dei programmi streaming del gruppo TF1, durante una conferenza stampa.

Già interpellata più volte in passato, Patricia Kaas ha ammesso di “avere delle apprensioni”: “Mi riconosceranno (i candidati, ndr), verranno a casa mia?” (per far parte della sua squadra, ndr).

Oggi la cantante, che compirà 58 anni a dicembre, dice di sentirsi “molto meglio con la sua pelle” e più fiduciosa in “questo ruolo di allenatrice”.

Zaz, inizialmente riluttante per paura di “essere criticato, giudicato”, ha infine accettato con “gioia”, sottolineando la “benevolenza” della squadra. “Non appena ho molta paura di qualcosa, mi dico, c’è un grande dono”, ha sorriso.

Gli altri due allenatori saranno Florent Pagny, storia dello spettacolo che ritorna in questa stagione, e Vianney. Le date di messa in onda, tradizionalmente per l’inizio dell’anno, non sono ancora state comunicate.

Inoltre, La Voce beneficeranno di “nuove meccaniche”, secondo Rémi Faure.

I pulsanti che permettono ai coach di bloccarsi a vicenda per trattenere un candidato sono ancora presenti, ma è stata adottata una funzionalità di “seconda possibilità”, che consentirà a quattro candidati di sostenere una nuova audizione alla cieca per sperare di essere selezionati.

Dopo le audizioni, i candidati affronteranno una nuova fase, tavoli musicali dove si sfideranno in gruppi, a tre o a quattro. Da 16 talenti le squadre saliranno a 6.

Poi arriveranno le battaglie in puntata, la semifinale e la finale live.

Verrà rilasciato un nuovo palco “più coinvolgente”, come un’“arena”, per accogliere più pubblico.

Tuttavia, lo spettacolo vuole “tornare alle origini”, secondo Rémi Faure. Meno spazio viene dato al voto del pubblico, che non avverrà più prima della semifinale, per promuovere le scelte degli allenatori.

Circa 65.000 persone, tra i 16 ei 65 anni, hanno chiesto di essere ammesse al “più grande palcoscenico all’aperto di Francia”. Un “cast di alto livello” con “una diversità raramente vista”, sottolinea Pascal Guix, direttore artistico.

È stato dato più spazio a voci “più liriche”, nota Florent Pagny.

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