A Clermont-Ferrand, Yann Arthus-Bertrand continua il suo ambizioso progetto fotografico “I francesi e coloro che vivono in Francia”. Attraverso ritratti intimi intrisi di gentilezza, il fotografo cerca di rispondere alla seguente domanda: “Cosa significa essere francese oggi?”
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Yann Arthus-Bertrand, il fotografo dei cieli, non è il tipo che si accontenta delle vedute aeree. Da più di 30 anni ha un obiettivo: fotografare la Francia, ma non in modo qualsiasi. Nessun cliché turistico qui, ma un vero ritratto umano e sociologico di coloro che compongono il Paese.
E questa volta ha deciso di stabilirsi a Clermont-Ferrand, nell’ambito del suo ambizioso progetto “I francesi e coloro che vivono in Francia”. IL grande testimone del 24° Rendez-Vous International du Carnet de Voyage della capitale dell’Alvernia ha deciso di non accontentarsi dei paesaggi. Questa volta sono i volti di coloro che fanno battere il cuore della Francia: residenti della regione, lavoratori Michelin, escursionisti, famiglie e operatori sanitari.
Nell’ambito di questo progetto, i volontari posano nei loro abiti quotidiani, spesso accompagnati dai loro cari, dai colleghi o anche dai loro animali domestici. “Cosa significa essere francese oggi? Questa è la domanda che mi pongo”sottolinea il famoso fotografo. Ma ai numeri, agli studi demografici e alle statistiche inerti preferisce l’emozione cruda, la foto sincera, quella che racconta una storia umana.
“Tutto è iniziato con un semplice ritratto, oggi è un vero e proprio lavoro sociologico”. spiega Yann Arthus-Bertrand. Il fotografo, in collaborazione con il demografo Hervé Le Bras, cerca di illustrare le principali questioni demografiche e sociali in Francia.
Per questo progetto l’ambizione non è solo compilare statistiche, ma dare una dimensione umana alle cifre. “Voglio mettere sangue e carne sui numeri”, insiste. Traduzione: “un’immagine vale più di mille parole”. Con la sua squadra fotografa famiglie, lavoratori, volontari di associazioni, tutti uniti dalla stessa voglia di raccontare storie e mostrare ciò che li lega: “amore, solidarietà e gentilezza”, sottolinea il giornalista. E la nostra squadra France 3 Auvergne ha preso parte alla partita:
Colui che si descrive come “il fotografo dell’amore“, ammette che la ricerca di emozioni sincere è ciò che predilige nel suo lavoro. “Voglio che le persone si sentano belle, siano felici di essere fotografate. Questo non è un progetto per prenderle in giro, ma per amarle per quello che sono“, specifica. L’empatia e la complicità che crea con i suoi soggetti si avvertono nelle sue foto: sorrisi, gesti teneri, mani che si toccano o braccia che si incrociano, testimoniano questo desiderio di instaurare un clima di fiducia.
A Clermont-Ferrand, come altrove, questo progetto si rivolge a tutti e riunisce, indipendentemente dall’età o dalla professione, come dice Arthus-Bertrand, “I francesi sono gli stessi ovunque, sia a Clermont-Ferrand, Lille o Ajaccio.”
In un contesto in cui la società francese sembra sempre più divisa, Yann Arthus-Bertrand spera che questo progetto possa aiutare a unire le persone, per dimostrare che le differenze che ci separano non sono insormontabili. “La Francia è un Paese accogliente ed è qualcosa di cui bisogna parlare. Cerco di mettere in risalto la solidarietà, la gentilezza e l’amore”dice. Integrando una dimensione demografica ed educativa nel suo lavoro, il fotografo cerca di offrire una visione diversa dei dati freddi, più una serie di “tabelle visive” che un semplice censimento. Fino ad oggi sono stati illustrati diversi temi: professioni, famiglie, associazioni, hobby… Il tutto attraverso ritratti semplici ma profondamente umani.
Entro la fine del 2024, saranno installati più di 45 studi fotografici in tutta la Francia e verranno scattate diverse decine di migliaia di ritratti. Il progetto si concretizzerà attraverso la pubblicazione di una o più opere edite da Actes Sud, nonché in una grande mostra itinerante che toccherà le città partecipanti. “Mi sento al mio posto”, conclude Yann Arthus-Bertrand, evocando i tanti sorrisi e la gentilezza che percepisce in ogni sessione fotografica. “Ho 78 anni e vedo che il mondo sta cambiando, ma questi momenti mi ricordano che, nonostante tutto, l’amore e la vita rimangono le nostre forze trainanti”.
Yann Arthus-Bertrand sarà a Clermont-Ferrand fino al 17 novembre per portare avanti il suo progetto fotografico “I francesi e coloro che vivono in Francia”. Se vuoi essere tra i suoi prossimi ritratti, registrati semplicemente online sul sito yabstudio.fr.
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