Heba Press – Muhammad Zariyouh
Con una mossa che ha suscitato polemiche diffuse, la questione della costruzione di un cinema nella città di Nador è tornata d’attualità dopo che il progetto non ha potuto essere realizzato dallo “Shared Memory Center”, l’ente organizzatore del festival cinematografico della città. L’accordo concluso più di un anno fa tra il centro e la comunità di Nador prevedeva impegni specifici da entrambe le parti, ma sembra che le sue disposizioni non siano state attuate.
Secondo fonti attendibili, il gruppo Nador ha adempiuto agli obblighi previsti dall’accordo, tra cui l’assegnazione di un terreno di proprietà del gruppo con una superficie di 2.510 metri quadrati, situato nella zona dell’aeroporto, e che doveva essere destinato alla costruzione del cinema e la formazione alle professioni cinematografiche. Tuttavia, il “Centro della Memoria Condivisa” è rimasto in silenzio dopo la firma dell’accordo e non ha intrapreso alcuna iniziativa concreta per realizzare il progetto.
L’accordo, firmato durante le attività del Festival della Memoria Condivisa, prevedeva l’impegno del centro a coordinarsi con il Centro Cinematografico Marocchino e il resto delle parti interessate per ottenere i finanziamenti necessari al progetto. Tuttavia, il Nador. La comunità ha confermato di non aver visto alcuna interazione seria da parte del centro, spingendo il consiglio collettivo a considerare l’utilizzo del terreno assegnato per il progetto originale per realizzare un altro progetto, per evitare di perdere altro tempo e risorse.
Secondo una fonte attendibile, la comunità di Nador ha avviato iniziative per trasformare il progetto in un centro di accoglienza della società civile. Questa decisione fa seguito agli sforzi collettivi che hanno portato al sostegno del Ministero della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione, per soddisfare le esigenze della società civile e fornire uno spazio per le attività dei giovani.
Questo ritardo nella realizzazione del progetto cinematografico ha scontentato un certo numero di attori culturali di Nador, convinti che il festival cinematografico si limiti ad essere un evento volto a sprecare denaro pubblico senza ottenere un reale ritorno culturale per la città. Credono che il generoso sostegno che il festival riceve ogni anno da istituzioni pubbliche e private possa essere meglio investito in progetti che portino benefici tangibili alla popolazione e contribuiscano alla formazione dei giovani della regione nelle professioni cinematografiche, piuttosto che semplicemente nell’organizzazione di un evento che non riceve molto seguito e attenzione.
In mezzo a questi sviluppi, la serietà del festival è diventata una questione per molti osservatori, i quali ritengono che la ripetuta violazione degli obblighi dell’organizzazione getti dubbi sul futuro di questo evento culturale, soprattutto con le ripetute promesse e l’assenza di allestimenti fatti oltre 13 anni fa. . costruire un cinema a Nador.
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