Intercity, senza mucche, nessuna domanda. Dax e Mont-de-Marsan non parteciperanno al grande ritorno dello show cult la prossima estate in televisione. Durante la tradizionale conferenza stampa sul rientro a scuola di inizio settembre, France Télévisions aveva annunciato il ritorno dell’Intervilles per quattro serate, nell’estate 2025. Spettacoli che saranno presentati in particolare da Nagui (anche produttore dello spettacolo) e che si svolgeranno…senza mucche. Nagui è fermamente impegnato a difendere la causa degli animali. Non è la prima volta che se ne parla: il produttore-ospite aveva già annunciato nel 2020 il ritorno dello spettacolo cult, ma senza mucca, cosa che, all’epoca, suscitò un vero e proprio scalpore nelle Landes. Infine, essendo passato di lì il Covid, questo ritorno da Intervilles non ha avuto luogo.
Ma l’estate 2025 dovrebbe quindi vedere il ritorno sul piccolo schermo della serie cult, anche se un po’ rimaneggiata. E senza le mucche tradizionali. In queste condizioni, non si tratta di partecipare per Dax e Mont-de-Marsan, due città emblematiche dello spettacolo. Ciascuno lo ha vinto anche tre volte (nel 1962, 1971 e 2008 per il Dax, nel 1998, 2006 e 2007 per il Mont-de-Marsan).
“Abbiamo rifiutato l’offerta”
“Siamo stati contattati dall’azienda di produzione, che ha confermato l’assenza di mucche” conferma Julien Dubois, sindaco di Dax. “Ciò implica che subirebbero un trauma partecipando a Interville, il che non è assolutamente il caso. In questo contesto abbiamo rifiutato l’offerta che ci è stata fatta”.. Nessun rimpianto, quando Dax fu la prima città a vincere l’Intervilles, nel 1962? “Si trattava quindi di uno spettacolo che si svolgeva all’interno di un certo quadro, e non con messaggi di fondo che non ci corrispondono”dice Julien Dubois.
“Intertown senza mucche, è una fiera”
Stessa storia con la prefettura delle Landes. “Intervilles senza mucche, è un po’ come il surimi o il Canada Dry, manca di sapore” ride Charles Dayot, il sindaco di Mont-de-Marsan. “Più seriamente, Intervilles senza mucche non è Intervilles, è qualcos’altro, è una fiera, o qualche spettacolo di giochi, ma non si chiama Intervilles”. Charles Dayot che concorda anche con il suo omologo Dacquois riguardo al problema implicito nell’assenza di mucche: “Penso che, indirettamente, non si tratti di una forma di attacco, ma di una denigrazione delle tradizioni riguardanti animali come la mucca delle Landes e altri…ed è ovvio che la città di Mont-de-Marsan ha poco a che fare con un Interville senza mucche Non è affatto il concetto che conoscevamo ed è un peccato, snatura lo spettacolo che qui riempiva le arene e che lascia buoni ricordi a un’intera generazione che all’epoca parteciparono a questa avventura con grande entusiasmo” conclude Charles Dayot. Charles Dayot che sa di cosa sta parlando: nel 2007, durante la terza e ultima vittoria del Mont-de-Marsan all’Intervilles, era lui il capitano della squadra di Mons!
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