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Ritorna la 13a edizione del Festival Taragalte – Morocco Today

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Organizzata dall’Associazione Taragalte per la Cultura e lo Sviluppo Sostenibile, torna la 13a edizione con il tema “Africa sotto i riflettori – Melodie del mondo sotto le stelle del Sahara marocchino”.


Il Festival Taragalte torna quest’anno dal 1 al 3 novembre 2024 a M’Hamid El Ghizlane, provincia di Zagora, con un programma promettente. Celebrando la ricchezza culturale del Marocco e dell’Africa, questa tredicesima edizione avrà come tema “Africa sotto i riflettori – Melodie del mondo sotto le stelle del Sahara marocchino”. Organizzato dall’Associazione Taragalte per la Cultura e lo Sviluppo Sostenibile, questo festival ha lavorato, fin dalla sua creazione, come sottolineano i suoi organizzatori, “per costruire ponti tra i popoli attraverso la musica, le arti e gli scambi culturali, nel quadro della cooperazione culturale Sud-Sud .

Quest’anno il programma culturale e artistico di questo evento, che si terrà nel cuore del deserto nell’oasi di M’Hamid El Ghizlane, comprenderà concerti di artisti rinomati, workshop, incontri sulla danza tradizionale, mostre di artigianato locale , nonché tavole rotonde per discutere temi inclusi nella programmazione del festival, come “Cultura e diversità: fonti di valore universale”, “Resilienza climatica e conservazione della biodiversità” o anche “Lo sviluppo delle industrie creative e artistiche in Africa” . Secondo gli organizzatori, questa edizione rafforzerà il dialogo interculturale creando ponti tra l’Africa sub-sahariana e il Sahara marocchino, promettendo allo stesso tempo un’esperienza immersiva unica nelle tradizioni musicali e artistiche africane e promuovendo la pace, la tolleranza e lo sviluppo sostenibile. “Questo evento, che avrà luogo nel cuore del deserto dell’oasi di M’Hamid El Ghizlane, renderà un vibrante omaggio all’Africa.

Accoglierà artisti come la cantante marocchina Oum, madrina del festival, i gruppi Lemchaheb e Tartit, così come la cantante Mamy Kanoute e la cantante Samba Touré, insieme ad altre grandi figure della scena musicale africana e internazionale . E continua: “La programmazione prevede anche un’esibizione dal vivo dell’artista Marina Sosnina (Francia), artista della sabbia, che offrirà un’esibizione unica sulle melodie del Piccolo Principe, aggiungendo un tocco creativo eccezionale al festival”, sottolinea che anche artisti locali come Génération Taragalte, Tarwa N’Tiniri e Drâa Tribes avranno un posto importante in questa edizione, con uno spazio riservato a giovani artisti e gruppi emergenti. Pertanto, le performance artistiche previste riflettono il ricco e diversificato patrimonio musicale dell’Africa, promuovendo al contempo la coesione e lo scambio culturale, in perfetta armonia con la cooperazione Sud-Sud e lo sviluppo sostenibile.

Inoltre, questa edizione offrirà un’occasione unica per scoprire il film documentario “Indivision” della regista marocchina Leila Kilani, presentato come evento di punta del festival. “Questo film metterà in risalto i valori della pace e dell’unità, rendendo omaggio alle donne delle oasi e al loro contributo alle sfide della vita quotidiana”, riferisce la stessa fonte. Va detto che il Festival Taragalte beneficia del sostegno di partner nazionali e internazionali che condividono la sua visione di promozione della cultura, della sostenibilità e della cooperazione, in particolare il consiglio provinciale di Zagora, la regione Drâa-Tafilalet, nonché istituzioni internazionali come il Istituto Francese del Marocco e altre organizzazioni che lavorano per la pace e lo sviluppo sostenibile in Africa. Da segnalare inoltre che questa edizione ospiterà la 12a tappa della “Carovana Culturale per la Pace – Moroccan Stage”, un progetto nato dalla collaborazione tra diversi festival africani, in particolare in Marocco, Niger e Mali. “Questa iniziativa mira a promuovere la pace e la tolleranza attraverso la musica e le arti, celebrando al tempo stesso il patrimonio delle antiche rotte commerciali sahariane e sub-sahariane”, precisano gli organizzatori.

Quest’anno ci sarà la presenza di personalità di varia provenienza come Houssine El Rhilani, del Programma congiunto delle Nazioni Unite sull’HIV/AIDS (ospite d’onore), Frédéric Dagui, storico ed editore francese, nipote di Antoine de Saint-Exupéry, Ismaël Meygaou, relatore, Sid Tournebise, storico generale, Delta Blues Museum e BB King (Stati Uniti), Ahlam Schroeder, ingegnere e fondatore di Revhealing (Svizzera/Marocco), Mohamed El Ghattas, segretario generale della Coalizione marocchina per la giustizia climatica, originario di M’Hamid El Ghizlane, Babacar Ndoye, presidente della rete Arterial (Senegal), Manny Ansar, direttore del Timbuktu Desert Festival (Mali), Moussa Berti, coordinatore della Carovana Culturale per la Pace (Mali) o Lymane Kane, alias Monza, direttore del Festival Assalamalaykoum (Mauritania).

Oltre alle attività principali, verranno offerti laboratori ambientali per sensibilizzare i frequentatori del festival e i bambini delle oasi sulle pratiche di gestione sostenibile delle risorse naturali. Nel frattempo, le escursioni ecologiche nel deserto offriranno ai partecipanti l’opportunità di esplorare l’ecosistema sahariano. Esprimendo solidarietà alle popolazioni delle province di Zagora e Tata, colpite dalle recenti inondazioni, questo festival metterà in risalto la resilienza e la solidarietà a sostegno della regione e dei suoi abitanti.

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