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Quando il fisco rivela al marito di essere stato truffato

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EÈ legittimo che l’amministrazione fiscale riveli al marito che è stato tradito e gli comunichi i nomi e gli indirizzi degli amanti, sulla base del fatto che questi ultimi hanno fornito alla moglie somme di denaro atte a modificare il tassazione del contribuente? Questa è la domanda posta dal caso seguente.

Dal 2008 MMe Sig. Nel 2014, un anno prima di morire, le offrì 80mila euro, provenienti dalla vendita del terreno, come promesso da tempo. I suoi figli hanno sporto denuncia per abuso di debolezza.

La polizia effettua una perquisizione a casa di MMe X. Sequestra gioielli, contanti (383.500 euro in buste di plastica); ma anche, nella cassaforte della sua banca, monete e lingotti d’oro. Messa in custodia dalla polizia, la loro proprietaria spiega che si tratta di regali, offerti da cinque uomini facoltosi, che frequenta da molto tempo. Per sfuggire all’accusa di abuso di debolezza, la descrive così il suo avvocato nominato dal tribunale«accompagnatrice». Verrà assolta nel 2021, senza che l’accusa né gli eredi facciano appello.

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Ma il pubblico ministero comunica, come è suo dovere, ai sensi dell’articolo L. 101 del Libro delle procedure tributarie (LPF), gli elementi che gli fanno presumere l’esistenza di una frode fiscale, al direttore del dipartimento delle finanze.

Accompagnatrice

Alla luce dei documenti penali, il revisore dei conti ritiene che MMe * imposte), quindi IVA (articoli L66 della LPF). Infine si applica una penale dell’80% per attività occulta (articolo 1728 cod. generale tributario).

Il 30 novembre 2017 ha inviato alla coppia una proposta di rettifica molto dettagliata (31 pagine). Il marito scopre la frequenza e il luogo degli incontri della moglie, poiché il revisore dei conti ha insistito per detrarre le spese di viaggio, secondo la tabella chilometrica in vigore. Prende atto degli elementi del fascicolo penale.

Ritenendo che l’amministrazione abbia violato il segreto professionale a cui è tenuta, chiede 100.000 euro di risarcimento per danno morale. Perde, secondo i tribunali amministrativi che il segreto è opponibile solo a terzi; o, persone sposate “soggetti a tassazione comune sui redditi percepiti da ciascuno di essi non possono essere considerati terzi tra loro”.

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