DayFR Italian

La morte di André Jobin, detto “Job”, il co-creatore di “Yakari”

-
>

André Jobin, a Bruxelles, il 26 settembre 2006. JEAN LUC VALLET/OPALE.FOTO

Promuovere la gentilezza senza cadere nel sentimentalismo è un’equazione complessa nella letteratura per l’infanzia. Come raccontare storie intrise di nobili sentimenti dove alla fine la moralità non prevale? Questo delicato equilibrio, André Jobin, detto “Job”, aveva lasciato la sua firma.

Esente da discorsi infantili, la sua serie di punta, Yakarirealizzato con il designer svizzero Derib, ha comunque sensibilizzato diverse generazioni di lettori su temi essenziali come l’ecologia, la protezione degli animali e la tolleranza. Da giovane indiano capace di conversare con gli animali, Giobbe si era trasformato in un complice, un pari, a patto che si imparasse a leggere intorno ai 6 anni. Lo sceneggiatore è morto l’8 ottobre a Nîmes, all’età di 96 anni.

Nato il 25 ottobre 1927 a Delémont, allora nel cantone di Berna (Svizzera), André Jobin si avvicina al fumetto per caso, parallelamente alla sua prima professione, il giornalismo. Doveva riempire le pagine di un settimanale che aveva creato nel 1964 per gli scolari della Svizzera romanda, Il rospo dagli occhialiche si era avvicinato a Derib (vero nome Claude de Ribaupierre). Quest’ultimo aveva iniziato la sua carriera di designer presso lo studio creato a Bruxelles da Peyo (1928-1992), ideatore di I Puffiprima di ritornare a vivere nel Vallese.

Scuse per la natura selvaggia

Insieme, Giobbe e Derib daranno prima alla luce Pitagora, un gufo beffardo particolarmente dotato in matematica, ma il cui colpevole piacere è bere eccessivo di bevande esotiche. Le sue avventure saranno raggruppate, nel 1969 e nel 1970, in due album che Job autopubblicherà. Nel 1974, una terza – pubblicata congiuntamente da tre case editrici: Svizzera (24 Heures), Belgio (Rossel) e Francia (Fleurus) – segnò la fine di questa serie, vittima di una spietata concorrenza interna, incarnata dall’avvento di Yakari.

>

Yakari e Piccolo Tuono.

Il giovane Sioux della tribù Iakota, accompagnato dal suo mustang Petit Tonnerre, è stato realizzato graficamente nel 1964 da Derib, mentre lavorava all’inchiostrazione e alle decorazioni del Molto Puffo (9e storia dei Puffi). Appassionato dello spiritualismo indiano e grande fan delle serie western Jerry Primaveradi Jijé, il designer aveva tenuto nelle sue scatole questo personaggio bambino, già chiamato Yakari, che portava sulla schiena un arco e delle frecce, da cui poi si sarebbe separato.

Giobbe accetterà di accettarlo a tre condizioni: primo, che il giovane eroe difenda la natura selvaggia; secondo, che le storie si liberino dai cliché del western; in terzo luogo, che in ogni storia venga messo in risalto un animale diverso (dalla penna dello sceneggiatore risulterà un intero bestiario di castori, bisonti bianchi, orsi, conigli, lupi, coyote, ghiottoni…). Posto sotto la scorta del suo totem, un’aquila calva chiamata Grande Aquila, che gli ha dato il dono di parlare con gli animali, Yakari vivrà mille avventure senza spari o violenza, nel cuore di un ambiente privo di qualsiasi minaccia umana.

Ti resta il 29,78% di questo articolo da leggere. Il resto è riservato agli abbonati.

Related News :