All’Opéra Garnier, la serata programmata attorno a William Forsythe e Johan Inger delude.
C’è qualcosa di un po’ limitato nell’apertura di questa stagione all’Opera di Parigi. Come un ritorno a scuola dove gli studenti sarebbero imbronciati dal piacere. Il poster, però, fa davvero venire voglia di appendere le pantofole al chiodo con una costellazione di scoperte: quella di My’Kal Stromile, da Riordinare di Forsythe, nuova versione di un breve pezzo creato per Sylvie Guillem e Nicolas Le Riche a Londra nel 2011, reinventato per Roxane Stojanov, Takeru Coste e Loup Marcault-Derouard. In chiusura, un’altra scoperta con l’ingresso in repertorio diImpassedi Johan Inger. Questo coreografo, che ha lavorato al Nederlands Dans Theatre e al Cullberg Ballet, ha conferito al Balletto di Madrid un Carmen quando José Martinez era il regista. Ma non aveva mai lavorato con il Balletto dell’Opera di Parigi.
Il pezzo forte di questa serata, la copertina di Blake funziona. La sua creazione nel 2016 all’Opéra Garnier ha suscitato un’incredibile ondata di entusiasmo. Il miracolo, questa volta, fallisce…
Questo articolo è riservato agli abbonati. Ti resta il 70% da scoprire.
Vuoi leggere di più?
Sblocca immediatamente tutti gli oggetti. Nessun impegno.
Già iscritto? Login
Related News :