Par
Geraldine Lebourgeois
Pubblicato il
23 gennaio 2025 alle 7:35
Monitoraggio di infezioni respiratorie acute conferma A grave epidemia di influenza alla data di 22 gennaio 2025. Per un mese ha piazzato la Francia e territori d’oltremare In allarme rosso.
La Normandia non fa eccezione e i virus causano morti ogni settimana: il 9% dei morte tutte le cause combinate erano ancora una volta dovute all’influenza all’inizio di gennaio 2025 6% nella settimana dal 6 al 12 gennaio 2025.
Un peso “considerevole”.
Nel bollettino settimanale sul monitoraggio delle infezioni respiratorie acute, l’agenzia francese di sanità pubblica segnala 611 decessi legati all’influenza Francia nella “settimana 2”, quella dal 6 al 12 gennaio 2025. Nello stesso periodo ma un anno prima, secondo il Bollettino epidemiologico nazionale del 17 gennaio 2024, il numero dei decessi dovuti all’influenza in una settimana era di 99.
Ogni anno in Francia, in genere tra dicembre e marzoce virus causa in media un milione di consultazioni in medicina di comunitàpiù di 20.000 ricoveri e circa 9.000 morti.
Da un anno all’altro, le epidemie influenzali che si verificano sul territorio non sono simili, soprattutto a causa della diversità dei virus influenzali, che non circolano allo stesso modo in ogni stagione invernale e non hanno lo stesso impatto in termini di colpiti. popolazioni e gravità. Il peso dell’influenza stagionale è quindi notevole sul sistema sanitario ma anche sulla società in generale.
Quasi 50 morti in una settimana
Se è inteso che la trasparenza deve essere richiesta sul dati epidemiologiciè tuttavia più difficile ottenere cifre precise scala regionale o dipartimentale. Quello che troviamo dai servizi specializzati è una percentuale di decessi dichiarati in Normandia che rimane elevata.
Secondo la sorveglianza stabilita dai certificati di morte elettronici, in cui la Normandia si distingue per un maggiore aumento dei decessi “per tutte le cause combinate” nella settimana 2 (+ 10%, ovvero + 50 decessi in Normandia), i casi dovuti all’influenza rappresentano il 6% in più oltre 700 morti, dopo un picco del 9% registrato all’inizio di gennaio. Si tratta quindi di quasi 50 decessi in una settimana (nella settimana 2).
Piano bianco nel Canale del Sud
Di fronte l’afflusso di pazienti87 Ospedali francesi dovevo attivare il piano bianco all’inizio dell’anno. Tra questi, sei stabilimenti nel Canale del Sud: gli ospedali di Avranches, Granville, Mortain, Pontorson, Saint-James, Saint-Hilaire-du-Harcouët e Villedieu-les-Poêles. Questo non è né il caso del Centro ospedaliero del Cotentin né quello del Centro ospedaliero Memorial Saint-Lô.
Come promemoria, un piano bianco te lo consente riorganizzare e di concentrare le risorse sui bisogniPer esempio mediante operazioni di deprogrammazioneIn aumentare il numero dei posti letto disponibiliIn richiamare le badanti in congedo.
E gli indicatori misurati (presenza del virus e attività ospedaliera) fanno ben sperare in un trend al ribasso”, va sottolineato livello di attività rimane ancora supportato nel servizi di emergenza », riferisce l’ARS della Normandia (Agenzia sanitaria regionale) il 22 gennaio.
Nelle ultime settimane i servizi di emergenza della regione hanno dovuto gestire un’elevata attività, con una domanda di ricoveri molto elevata, in particolare per gli anziani polipatologici affetti da influenza.
“Più casi, prima”
Trasmissione delle informazioni raccolte da ufficiale medico sanitario dell’Ospedale Memoriale Saint-Lô, its comunicazione di servizio conferma che, dopo alcuni giorni più tranquilli, “la situazione è di nuovo molto tesa con pochi letti disponibili ricoverare i pazienti che arrivano al pronto soccorso. Quest’anno fa presenze significative ma non insolito per inverno nelle emergenze invece si registrano più ricoveri (per virus vari) compresi persone anziane».
“Per quanto riguarda l’influenza, i casi sono più alti e più precoci (basso tasso di vaccinazione e bassa compliance gesti di barriera ). Per il profilo dei pazienti ricoverati, degli anziani e giovani sono colpiti. Siamo su un plateau», aggiunge il Memorial, che ha registrato 109 accessi al pronto soccorso il 13 gennaio, più della media invernale (circa 90-100 accessi) ma senza essere “insolito”.
Fitta è anche l’attività nella medicina di comunità. E SOS Medici in Cotentindimostra ancora “un po’ più di attività rispetto agli altri anni”, secondo il suo presidente Christophe Marchenay.
Più del 22% di consultazioni effettuate hanno riguardato casi di influenza (294 casi) nella settimana 2, più del 21% con 307 casi nella settimana 3 (dal 13 al 19 gennaio). ” C’è più persone malate ma no casi più gravi rispetto agli altri anni”, procrastina il medico, pur riconoscendo che “si tratta di un’epidemia molto grave”.
Un appello per vaccinarsi
“Virus dell’influenza rilevati da laboratori ospedalierisono principalmente di tipo A, sottotipo H1N1 e, in misura minore, di tipo B», precisa la Sanità pubblica francese che deplora un tasso di vaccinazione insufficiente.
È essenziale raccomandare la vaccinazione a tutte le persone aventi diritto, al fine di proteggere loro e chi li circonda, in particolare i più vulnerabili: persone di età pari o superiore a 65 anni; persone di età superiore a 6 mesi con comorbidità ad alto rischio di malattia grave; persone immunocompromesse; donne incinte…
L’Ars ricorda inoltre che, nella Manica, è obbligatoriochiama 15prima di rivolgersi ai servizi di emergenza.
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