Gli scozzesi dei Franz Ferdinand tornano dopo sette anni di assenza con un settimo album intitolato “The Human Fear”, in uscita il 10 gennaio. A poco più di vent’anni dal suo innovativo esordio, il gruppo rock appare ormai più calibrato commercialmente che originale.
A poco più di vent’anni da “Take Me Out”, hit atipica ed esplosiva che fece scalpore sia nelle classifiche che sulle piste da ballo del rock indipendente, i Franz Ferdinand tornano con un settimo album in studio intitolato “The Human Fear”. ”.
Dopo sette anni di assenza dalle discografie, gli scozzesi ripropongono la formula pop-rock che permise loro, per il loro debutto nel 2004, di vincere il Mercury Music Prize come miglior album britannico.
Senza la modernità e l’elemento sorpresa, “The Human Fear” contiene ancora influenze dei Beatles, dei Queen e del pop sintetico degli anni ’80. Ma se i versi dei Franz Ferdinand possono assomigliare ai vecchi Franz Ferdinand, i ritornelli si evolvono un po’ e puntano ad altri mondi, secondo il cantante Alex Kapranos che ritiene che il titolo “Audacious”, ad esempio, faccia la transizione tra le due versioni del gruppo.
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Pianoforti e tastiere scandalosamente anni Ottanta
Precedentemente un incrocio rinfrescante, moderno e promettente tra Roxy Music e Talking Heads, i Franz Ferdinand sono stati oggi calibrati e igienizzati per offrire un repertorio efficace e melodico, ma riconoscibile e senza sorprese. Una svolta più commerciale che ha poca originalità, tranne forse in “Black Eyelashes” dove Alex Kapranos inietta le sue radici greche attingendo al rebetiko con un bouzouki e riesce a portare un po’ di profondità.
Anche volendo includere a tutti i costi pianoforti e tastiere scandalosamente anni Ottanta per confermare l’eredità riconosciuta dei Talking Heads o l’eredità non riconosciuta di Michel Berger (“Night or Day” che evoca “The Pianist’s Groupie”) nel suo repertorio, Franz Ferdinand spesso perde nel cammino della sua evoluzione.
Anche se “The Human Fear” evoca in ogni canzone una paura particolare tra queste paure individuali o universali che ci attraversano (paura di vedere la propria vita crollare, di lasciare il proprio lavoro o di lasciare qualcuno), è la paura della perdita di Francesco Ferdinando identità rock che oggi è la cosa più temuta.
Soggetto radiofonico: Yves Zahno
Adattamento web: Olivier Horner
Franz Ferdinand, “La paura umana” (Domino Recording). Ordinato il 10 gennaio 2025.
In concerto all’X-TRA, Zurigo, il 21 febbraio 2025.