“Non ne posso più, voglio che finisca”

“Non ne posso più, voglio che finisca”
“Non ne posso più, voglio che finisca”
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Nella lunga coda che si allunga davanti al tribunale di Parigi, martedì 21 gennaio alle 13, una giovane donna resta sola. Ultia, streamer seguito online da più di 280.000 persone sulla piattaforma Twitch, si dà appuntamento alla 10e camera di correzione per un processo che attende dal 2021.

Quell’anno, mentre denunciava i commenti sessisti e misogini dello streamer Inoxtag durante l’evento di beneficenza Z Event, le molestie informatiche di massa la sopraffecero. In tribunale alla fine verranno giudicati quattro uomini. Con, per Ultia, una domanda centrale: come spiegare e far comprendere l’impatto reale dei messaggi di odio costantemente ricevuti negli ambienti virtuali?

Decine di migliaia di messaggi offensivi

L’aula è piena. Gli streamer Ponce e Rivenzi sono qui per supportare Ultia. Nathalie Tomasini, che in passato ha difeso Jacqueline Sauvage [condamnée en 2015 à dix ans de réclusion pour le meurtre de son mari violent, puis graciée l’année suivante]assicura la sua difesa. Di fronte sono presenti solo due imputati. Il terzo aveva l’indirizzo sbagliato ed era in ritardo. L’ultimo non arriverà.

Leggi il nostro ritratto | Articolo riservato ai nostri abbonati Ultia, streamer a pieno titolo: “Ai leader della community che mi molestano non importa”

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Dopo una breve introduzione, il giudice chiede a Ultia di parlare. La streamer, circondata dai suoi avvocati per non vedere gli imputati, menziona le decine di migliaia di messaggi offensivi che ha ricevuto dal 2021. “È arrivato a ondate enormi, anche quando non ho detto nulla”dice, prima di aggiungere: «Sono stanco, ho già parlato con tre agenti di polizia, un gendarme, tre psichiatri e poi ci sono stati gli incontri con il mio avvocato. Non ne posso più, voglio che finisca. »

Una perizia psichiatrica ha concluso che soffriva di stress post-traumatico e gli è stata dichiarata un’incapacità lavorativa totale per otto giorni. Molto ansiosa, Ultia parla della sua paura di incontrare molestatori mentre cammina per strada. O l’impatto di questa vicenda sulla sua carriera, in particolare con la sua lunga esclusione dallo show “Popcorn”, popolare talk show su Twitch. “È un doppio problema: sono vittima di molestie informatiche quotidiane e sono rifiutato dal mio ambiente professionale. »

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