Il suo negozio, uno dei preferiti dai giardini e dai collezionisti del Palais-Royal dal 1974, chiude i battenti. Mentre il 30 gennaio si svolgerà la vendita finale di 350 lotti eccezionali, l’“antiquario” dell’alta moda ci confida le sue gioie più grandi e i suoi rimpianti per quello che è diventata la moda oggi.
Questa volta è quella giusta. Dopo cinquant’anni trascorsi ad accogliere appassionati provenienti da tutto il mondo nella sua grotta di Ali Babà, installata sotto i portici del Palais-Royal, Didier Ludot tira il sipario. I suoi ultimi tesori verranno dispersi il 30 gennaio (1) nel corso di un’asta finale, chiudendo una serie di vendite che negli ultimi anni hanno raggiunto record da capogiro (la giacca “Les Tournesols” di Yves Saint Laurent, ricamata da Lesage e venduta per 382.000 euro nel 2019), ma ha anche messo in luce creazioni più confidenziali, frammenti di storia della moda.
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Il gusto di Didier Ludot per l’abbigliamento deriva da sua madre, che faceva copiare alla sua sarta i modelli Balmain e Lanvin. Il suo appetito per il retrò (« Non l’abbiamo ancora detto annata al momento »), della collezione Libération, conosciuta anche come “Scandal”, di Yves Saint Laurent, presentata nel 1971 e ispirata al look sensuale…
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