Per raccontarci il nuovo beniamino dei tifosi dell’Anderlecht, abbiamo preferito rivolgerci al meno euforico Pavel Pardo, 148 presenze come centrocampista difensivo con la Nazionale messicana tra il 1996 e il 2009. Quando sente parlare del nostro Paese d’origine, ride. “Vieni dal Belgio? Ahi, è un brutto ricordo per me. Ai Mondiali del 1998 in Francia fui espulso contro i Devils. Avevo placcato un giocatore (NdlR: Vital Borkelmans) da dietro ed ero diventato rosso dopo mezz’ora. Successivamente abbiamo subito due gol da Wilmots, ma fortunatamente siamo riusciti a recuperare un punto (2-2).”
gabbianoHuerta ha un’ottima mentalità, con una vera passione per il calcio. Ne hai bisogno per avere successo in Europa.
Pardo è felice di parlare di Huerta, messicano che ha scelto di emigrare nonostante le comodità del campionato locale. “I giocatori scelgono di restare in Messico perché lì si vive bene. Ma la colpa è soprattutto dei club che fanno pagare molto per i propri giocatori. Difficile comprarli per i club europei. Ho ricevuto un’offerta dall’Europa nel 1998 dopo il Mondiale, ma l’accordo non si è potuto concludere perché il mio club Tecos chiedeva troppo. Ho dovuto aspettare fino al 2006 per firmare per lo Stoccarda dopo i Mondiali tedeschi. Avevo già 30 anni. Huerta ha solo 24 anni e potrà mostrarti grandi cose”.
Lo abbiamo potuto intravedere domenica a Courtrai, con un gol e qualche portafortuna. “Huerta ha una grande tecnica, ama il dribbling, ma pensa prima di tutto al gol. Non per le sue statistiche, ma gli piace mettere le sue qualità al servizio del gioco, non solo per far divertire la tribuna. Ha un’ottima mentalità e una vera passione per il calcio. Ho vissuto il calcio europeo e penso che sia fondamentale avere successo lì”.
Niente Coppa dei Campioni (ancora) per Huerta
Esiste la questione del suo adattamento a un gioco, a una cultura e a un clima diversi, ma Pardo non è preoccupato per il suo connazionale. “Quando decidi di venire in Europa per lanciare la tua carriera, è un segno di coraggio. Huerta non ne ha carenza. Vuole diventare un giocatore importante per la Nazionale e sa che la sua progressione passa per l’Europa. I calciatori messicani sono generalmente ragazzi disciplinati e Huerta si adatta a questo modello. Non è il tipo che piange alla minima battuta d’arresto.”
César Huerta parla per la prima volta dal suo arrivo all’Anderlecht: “Affrontare Diego Maradona è stata un’esperienza fantastica”
In Messico sono in molti ad applaudire la scelta di Huerta. “Arrivando al campionato belga ha accettato di non prendere direttamente il campionato più forte, ma potrà imparare molto. Abbiamo bisogno di più messicani nei campionati belga, svizzero e anche tedesco. Il livello della nostra Nazionale si alzerebbe all’improvviso. Ma spetta anche ai club europei fare lo sforzo di venire qui e aspettare il momento contrattuale giusto per cogliere le opportunità. L’Anderlecht ha fatto molto bene con Huerta, bravo questo club. .”
Huerta, invece, dovrà aspettare ancora un po’ prima di scoprire la Coppa dei Campioni. Proprio come Adryelson, non si qualificherà fino al turno successivo. Non potranno giocare a Plzen giovedì né a Hoffenheim la settimana successiva.